È festa grande all’ombra del Vesuvio. Nonostante siano trascorse poco più di 24 ore dal conseguimento dell’” impresa da Guinness”, a tenere banco sono ancora le “emozioni da record”.
Misura 1853,88 metri – un po’ meno di due chilometri – ed è larga 50 centimetri: sono questi i numeri della pizza più lunga del mondo.
Il Guinness world record tanto atteso dai pizzaioli napoletani è stato raggiunto, anche grazie al supporto di pizzaioli provenienti da altre regioni, il che conferisce un sapore ulteriormente speciale all’impresa.
A Napoli spetta il primato della pizza più lunga del mondo.
Com’è giusto che sia, a dispetto del principio secondo il quale “nessuno è profeta in patria”, la patria della pizza è Napoli e, grazie a questo record, questo legame, pregno di senso di appartenenza, si rafforza e si impreziosisce di valori, sentimenti e motivazioni ulteriori.
I pizzaioli che hanno aderito alla manifestazione accolta sul lungomare Caracciolo, – altra immagine simbolo della napoletanità nel mondo – hanno annullato il record maturato lo scorso anno dai colleghi presenti all’Expo di Milano che avevano sfornato una pizza lunga un chilometro e mezzo in circa 18 ore.
La pizza record, anche questo è doveroso precisarlo, non è stata sprecata minimamente: offerta ai pizzaioli presenti e donata all’associazione Camper ONLUS, alla Croce Rossa Italiana e alla Comunità Sant’Egidio che hanno provveduto distribuirla in tranci ai bisognosi.
Tanti i pizzaioli illustri presenti all’evento, tra cui: Gino Sorbillo, Enzo Cacialli, Ciro Oliva, Salvatore Lionello, Errico Porzio. Proprio quest’ultimo, autentico leader in materia di record, in quanto il maestro pizzaiolo della pizzeria Porzio, non è nuovo a questo genere di imprese, avendo già scritto in più occasioni il suo nome nella storia dei Guinness. Stavolta, però, Errico Porzio appare particolarmente emozionato: “Stanco, distrutto, sfinito, ma: arrivi in pizzeria e i clienti che ti accolgono con un applauso, ritorni a casa apri Facebook e ti ritrovi su centinaia di foto, colleghi che ti ringraziano per averli invitati a partecipare, i ragazzi della scuola entusiasti per averli resi partecipi ad un evento mondiale, i giornali che ti chiamano per avere commenti al guinness …. beh, che dire … scegli un lavoro che ami e non lavorerai mai … io non lavoro da 26 anni …. Grazie di cuore a tutti quelli che hanno reso possibile questo Guinness !!!”
Questo le parole delle quali il maestro Porzio si è avvalso e che sintetizzano al meglio le “emozioni da record”.