Era già accaduto circa 3 anni fa e da allora gli era stata assegnata una scorta, ma le minacce e le violenze sono continuate. Così dopo l’ennesima intimidazione il cuoco Natale Giunta, noto ai più per le sue partecipazioni al programma di Antonella Clerici, ha deciso di condividere sui social un video. Erano le tre di notte quando alcuni balordi si sono introdotti all’interno del suo ristorante e dopo aver portato via due torte mentre uscivano dal locale le hanno gettate contro il furgone del proprietario che era parcheggiato fuori, il tutto è stato registrato dalle telecamere di videosorveglianza.
“Non penso si sia trattato di furto, ma di una minaccia e di un atto di arroganza” , questo lo sfogo di Giunta che ora chiede giustizia e sicurezze da parte dello stato. A quello stesso stato cui qualche anno prima aveva denunciato il racket perpetrato dai mafiosi di turno. Ad oggi l’unico a pagare dazio da questa vicenda sembrerebbe essere proprio lo chef, che infatti, dichiara di aver perso 2 milioni di euro sul fatturato in seguito alla sua segnalazione.
“Io non sono un paladino dell’antimafia, non faccio antimafia e non voglio medaglie. Sono un cuoco e voglio solo fare il mio lavoro”. Sebbene spaventato, lo rifarebbe di nuovo, ma rimpiange di non aver chiuso prima il ristorante; la sua attività ora è a rischio con un meno settanta percento sul fatturato, con essa anche gli stipendi dei suoi numerosi collaboratori.
“E’ lo Stato che ti porta a chiudere, sono i numeri a parlare”- Il cuoco siciliano non ci sta e conclude con toni molto severi nei confronti delle istituzioni -“Lo dimostra il fatto che il 90 percento delle aziende di chi denuncia il racket delle estorsioni fallisce e la maggior parte dei testimoni di giustizia oggi è un dipendente pubblico”.