Il maltempo frena gli entusiasmi e guasta la festa a chi sognava di gustare emozioni da record all’ombra del Vesuvio, imponendo il rinvio del tanto atteso evento che avrebbe portato una selezione dei migliori pizzaioli non solo napoletani a sfornare la pizza più lunga del mondo.
Rinviato, causa maltempo, a mercoledì 18 maggio, alle ore 12, l’evento «L’Unione Fa La Pizza», nell’ambito del quale 259 pizzaioli di tutto il mondo si ritroveranno sul lungomare Caracciolo di Napoli per impastare e cuocere una pizza lunga 2 km per entrare nel Guinness dei primati.
L’evento si ripropone di celebrare la fratellanza e l’unione tra i popoli attraverso il prodotto gastronomico italiano più famoso ed esportato al mondo.
Un’emozione posticipata per effetto delle condizioni climatiche avverse e che il prossimo mercoledì si ripropone di fare il pieno di sole ed affluenza, rompendo d’entusiasmo e tradizione il lungomare partenopeo. Al termine della performance verrà offerta la pizza gratuitamente e grazie al coordinamento dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Napoli, 500 metri saranno donati all’Associazione Camper Onlus, che da più di 15 anni si occupa di offrire servizi per l’integrazione a persone senza fissa dimora, a Croce Rossa Italiana e all’Associazione Chicchi di Grano. È stata ufficialmente rilanciata quindi la campagna #pizzaunesco, a sostegno della candidatura dell’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani come Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
Valorizzazione dell’arte dei pizzaiuoli napoletani, sostegno della filiera agroalimentare campana, della cultura e delle tradizioni partenopea: questi gli obiettivi di una intensa attività di sensibilizzazione internazionale che condurrà all’annuncio del raggiungimento di un milione e mezzo di firme in occasione della prossima edizione del Napoli Pizza Village di settembre 2016.