E’ un’Italia progressista quella vissuta in questi ultimi giorni. Sul piano normativo è stata riconosciuta legalmente l’unione tra le coppie gay con la legge Cirinnà. Dall’altro Papa Francesco ha dichiarato di voler permettere alle donne di diventare diacono, le diacone appunto. Questi due temi certo sembrano in contrasto, sul filo della dicotomia, ma insieme (di)mostrano che i tempi sono cambiati e che l’Italia ha un respiro meno ottuso-conservatore del passato.
Il diacono è quella figura a metà tra il laico e il sacerdote, egli può essere sposato, ma non donna. L’aria sta cambiando, o almeno si spera sia così. Da un lato ci sono donne felicissime di poter svolgere un ruolo (oltre a quello ricoperto dalle suore) ancor più importante per vivere la loro fede. D’altro canto c’è una cerchia di uomini di chiesa, spesso e volentieri con incarichi di rilievo presso la santa sede, che questa dichiarazione papale non l’hanno proprio mandata giù.
“Credo che adesso si aprirà un confronto feroce. Su questo tema la chiesa è divisa in due”. Lo afferma il cardinale Kasper già autore di dichiarazione come “ gay si nasce” e “per i sacerdoti è finito il tempo delle protezioni”.
C’è da chiedersi il perché di tanta opposizione a questa possibilità da parte dei porporati che molte volte non si sono dimostrati davvero legati alle tradizioni cristiane. Questa proposta non fa altro che ridare alla donna il “ruolo già esistente nella chiesa primitiva” come ricorda lo stesso Bergoglio. I cugini protestanti hanno visto più lontano e alle donne è già permesso recitare la liturgia, e per giunta con ottimi riscontri.
Dati gli scandali, vecchi e nuovi, che hanno visto protagonisti gli uomini di chiesa forse un po’ di sensibilità femminile non guasterebbe. Dai soldi donati dai credenti per gli ospedali poi utilizzati per ristrutturare i super attici ai numerosi casi di preti pedofili. Ma ancora: benefit, auto di lusso e la totale assenza di spese per gli attici di cui sopra. Lo scontro sembrerebbe essere tra pari opportunità ed opportunisti, stando ben attenti a non far di tutta un’erba un fascio.
Per ora quella del Papa è solo una proposta ed è ora sottoposta al varo di una commissione.