Furti nelle scuole per comprare stupefacenti: accade tra i banchi della Napoli bene.
Stamani sono scattate le manette per diciotto persone ritenute responsabili di promozione e partecipazione a due associazioni finalizzate al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti attive a Marano di Napoli, nei quartieri partenopei Vomero e Arenella e nel periodo estivo sull’isola di Ischia. Le ordinanze di custodia cautelare in carcere sono state emesse dal gip di Napoli su richiesta della locale Sda. Nel corso delle indagini, coordinate dalla procura Antimafia, i militari dell’Arma hanno accertato che la prima associazione, riconducile alla famiglia Nettuno, dedita allo spaccio soprattutto di hashish, attiva a Marano e ritenuta affine al clan Polverino, era dedita allo spaccio di ingenti quantitativi di droga acquistati in Spagna grazie alla mediazione di un uomo rifugiato nella penisola iberica e arrestato dopo oltre tre anni di latitanza.
La seconda associazione, attiva al Vomero – Arenella e sull’isola di Ischia, dedita allo spaccio di cocaina, eroina e marijuana, nei mesi invernali, venivano spacciati nella zona collinare di Napoli, mentre nei mesi estivi lungo le accalcate coste dell’isola verde. Ragion per cui 13 persone sono state condotte in carcere e cinque sottoposte agli arresti domiciliari. Il provvedimento restrittivo si basa sul lavoro investigativo dei carabinieri, realizzato con intercettazioni ambientali e telefoniche e numerosi servizi di osservazione.
Per il trasporto delle sostanze stupefacenti utilizzavano donne e persone incensurate cercando così di evitare eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine. Per pagare i debiti contratti per l’acquisto della droga sono ricorsi anche alla commissione di furti nelle scuole.
Agli indagati, a vario titolo, sono contestati i reati di associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, spaccio di droga e, per alcuni di loro, anche furto aggravato.