Stefano Adamo, 42 anni: queste le generalità del bersaglio dell’ultimo agguato di camorra, consumatosi oggi, intorno alle 15, a Napoli.
L’omicidio è avvenuto in pieno giorno all’incrocio tra via Antonino Pio e via Adriano, nel quartiere di Soccavo, a pochi passi dalla stazione della circumflegrea e dal mercato rionale di via Nerva, lungo una strada costeggiata da palazzi e attività commerciali, piuttosto battuta durante le ore diurne.
Pertanto, numeri residenti e commercianti dea zona hanno assistito all’esecuzione rivelatasi mortale per Adamo.
Ciò nonostante, a prevalere sullo spirito di collaborazione, al cospetto degli uomini in divisa, sopraggiunti per avviare le indagini e ricostruire la dinamica dei fatti, primeggia la paura.
Silenzio e omertà susseguono urla, spari, morte e paura.
Ancora una volta.
Stando alle prime ricostruzioni, Adamo – a carico del quale risultano precedenti penali – era a bordo di una «Citroen», in compagnia di un cugino, anch’egli pregiudicato. All’incrocio tra via Antonino Pio e via Adriano l’auto è stata affiancata da uno scooter con due sicari a bordo, che hanno esploso una decina di colpi, tutti rivolti al torace della vittima. Almeno due proiettili hanno ferito Adamo. A trasportarlo al vicino ospedale «San Paolo» è stato lo stesso cugino, che poi ha abbandonato l’auto poco distante.
Ricoverato in condizioni gravissime, Adamo è morto poco dopo.