Cosenza: ucciso per un debito non pagato. Questo è quanto accaduto a Damiano Galizia, 31enne, studente universitario di San Lorenzo del Vallo, al culmine di una lite che è finita in tragedia.
Il 31enne è stato ucciso da un suo amico, da una persona a cui aveva prestato del denaro, ovvero Francesco Attanasio. In base alle ricostruzioni, lo scorso 26 aprile i due continuavano a frequentarsi, nonostante le richieste continue relative alla restituzione del prestito. La lite fatale è avvenuta in una abitazione a due passi dall’Università di Cosenza, una lite sfociata in toni esasperati, tanto che Galizia avrebbe richiesto con insistenza la restituzione del debito, e andando in escandescenza avrebbe insultato e schiaffeggiato l’amico. Solo a questo punto Attanasio gli avrebbe esploso contro 4 colpi di pistola.
Mentre in un primo momento l’assassino è fuggito, il giorno seguente è tornato nella villa per occultare il cadavere:Attanasio dopo aver pulito il pavimento dalle macchie di sangue, ha avvolto il corpo all’interno di un tappeto, fissandolo con nastro adesivo e sigillandolo con alcuni sacchetti di plastica.
Sarebbe stato lo stesso assassino poi a far ritrovare il corpo: l’uomo ha confessato di aver ucciso l’amico perché esasperato dalle richieste di quest’ultimo per un debito non estinto, e di aver avvolto il cadavere in un tappeto. Ha ammesso le sue responsabilità indicando agli agenti della Questura di Cosenza il luogo in cui trovare il cadavere della vittima.
Nel corso della perquisizione presso l’abitazione dell’omicida, è stata sequestrata la Beretta cal. 9, presunta arma del delitto. Per Attanasio è stato quindi disposto il fermo dal pm Giuseppe Visconti, mentre si attende l’esame autoptico sul corpo della vittima, Damiano Galizia.