Napoli ha vissuto uno dei suoi giorni più attesi e partecipati, uno di quelli in cui San Gennaro, il santo patrono, viene collocato sul gradino più alto e solenne dell’attenzione pubblica e mediatica.
È il giorno in cui le napoletane più attempate, per ore e ore, invocano a gran voce il miracolo della liquefazione del sangue, fino a quando il santo non compie il tanto atteso prodigio.
San Gennaro non ha deluso le aspettative del suo popolo e alle 18.53 è giunto il tanto atteso annuncio: nella basilica di Santa Chiara dove le reliquie del santo patrono di Napoli sono state portate in processione dal Duomo, si è ripetuto il miracolo della liquefazione del sangue.
Un evento particolarmente atteso, in virtù delle ultime concitate vicende che hanno visto proprio “i beni” del santo patrono della città di Napoli, al centro di un contenzioso tra popolo e clero.
Proprio oggi pomeriggio, l’intesa è stata raggiunta nel Duomo alla presenza del ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che all’uscita ha garantito che aggiornerà il decreto emanato nelle scorse settimane e che aveva sollevato non poche polemiche.
Ragion per cui alla Chiesa di Napoli resterà la competenza sul culto del santo mentre la Deputazione, provvederà agli altri aspetti gestionali. A sollevare la polemica, nelle scorse settimane, era stato un decreto del Viminale che prevedeva una diversa composizione gestionale dell’antica Deputazione, un organismo laico che governa la Cappella dove sono custodite le reliquie di San Gennaro. Un accordo che, evidentemente, incassa anche il benestare del Santo.