Negli anni ’90 Claudio Conte è stato un killer dell’organizzazione mafiosa Sacra Corona Unita, ora si è laureato con 110 e lode in Giurisprudenza, da ergastolano.
E’ questa la vicenda di un uomo, ergastolano originario di Copertino, che solo da qualche giorno può dirsi Dottore, laureato col massimo dei voti in Giurisprudenza presso l’università Magna Grecia di Catanzaro, dove è recluso con l’ergastolo.
Un uomo di 47 anni, 27 dei quali trascorsi in carcere. Durante la guerra di mala che insanguinò il territorio leccese fu autore di numerosi omicidi, ragion per cui sta scontando l’ergastolo. Per lui nessun permesso: anche per sostenere gli esami non gli è stato consentito di uscire. Sono stati infatti i professori dell’Università ad andare in carcere ad ascoltarlo, e non in pochi si sono rivelati stupiti delle capacità dello studente che alla fine del suo percorso di studi ha voluto presentare una tesi di laurea intitolata: ‘Profili costituzionali in materia di ergastolo ostativo e benefici penitenziarì’.
La sua tesi parte dalla sua stessa condanna, mescolando elementi autobiografici a riflessioni sull’istituto dell’ergastolo che togliendo al detenuto lo ‘status’ di cittadino, lo priva della propria dignità, andando contro l’art.27 della Costituzione che, invece, parla di funzione rieducativa della pena.
In carcere ha assistito alla seduta di laurea l’intera commissione, composta da 10 docenti universitari guidati dal costituzionalista Luigi Ventura, nonché preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università Magna Grecia, oltre ai numerosi parenti giunti da Copertino.
Un bel traguardo per Conte; un detenuto che grazie al suo impegno è riuscito a passare da: ‘uomo della Sacra Corona unita’ a dottore in Legge.