Si spara ancora a Napoli. Se durante i primi tre giorni della settimana in corso il primato di piazza più calda sul fronte criminalità era esibito dalla periferia Nord, il weekend si apre nel segno del sangue e degli spari nel Rione Sanità.
Due pregiudicati sono stati uccisi e tre persone sono ferite in una sparatoria. Le due vittime sono Giuseppe Vastarella, 42 anni, esponente dell’omonimo clan, e Salvatore Vigna, 41 anni.
Vastarella era stato fermato dalla polizia in via Fontanelle, il luogo dove è stato ucciso questa sera all’altezza del civico 139, il 4 settembre 2014, a bordo di uno scooter. Nella zona di Materdei e del vicino Rione Sanità, nei giorni precedenti, aveva avuto luogo la famosa “stesa”: diversi colpi esplosi in aria a scopo intimidatorio da giovani a bordo di scooter. Si è trattato con ogni probabilità di un agguato, anche se la dinamica non è stata ancora accertata dalla polizia, che conduce le indagini. Sul posto la Squadra mobile e la Scientifica.
La certezza degli investigatori è quella che l’obiettivo dei killer era colpire il clan Vastarella. Tre delle cinque persone colpite sono infatti ritenuti esponenti del gruppo camorristico attivo nella zona. Secondo una prima ricostruzione la sparatoria è avvenuta all’interno di un circolo privato, l’associazione “Maria Santissima dell’Arco”. A fare irruzione nel circolo sei giovani a volto coperto, pistole e mitragliette in pugno.
Dario Vastarella, 33, e Antonio Vastarella, 25, sono gravemente feriti e ricoverati al “Cardarelli”. L’altro ferito, anche lui in gravi condizioni è Alessandro Ciotola, 22 anni. All’ospedale “Pellegrini”, dove è morto Giuseppe Vastarella, si è radunata una piccola folla di parenti e amici che ha dato in escandescenze, rendendo necessario l’intervento delle forze dell’ordine.