Chissà quante volte l’avrà detto lui, Domenico Marletta 60enne docente di matematica. Era una mattina come tante alla scuola media Giosuè Carducci di Catania, ma quel giorno gli alunni della 2^ E sono più chiassosi del solito. L’aula era vuota a causa del cambio dell’ora. Così il professore che aveva lezione nella classe accanto decide di richiamare all’ordine gli alunni. Tra i bambini ce n’era una particolarmente vivace, al punto tale che il prof. Marletta propende per “ l’ accompagnamento dei genitori”.
La bimba non ci sta, e quando a scuola arrivano la madre e suo fratello maggiore nemmeno i due sembrano starci tanto. A questo punto i due parenti della bimba, si accaniscono contro il docente che viene aggredito e malmenato davanti un’intera classe.
3 giorni per guarire il polso e la gamba, il prezzo da pagare per chi ci tiene a fare bene il suo lavoro. D’altronde non è il primo caso, genitori che difendono i figli da quei “mostri dei professori”. Col trascorrere degli anni si è passati da una prima fase della scuola, dove i professori erano padroni delle aule con la loro educazione rigida, rigida come le bacchette che usavano per “istruire”; ad una seconda fase, in cui gli insegnanti non sembrano più essere liberi di fare il proprio lavoro di educatori ( di vita prima ancora che di materie scolastiche). C’è bisogno che le famiglie collaborino con la scuola, e viceversa. Entrambe le istituzioni sono essenziali per la formazione degli adulti di domani, ma a volte c’è da chiedersi se non ci sia bisogno di scolarizzare prima gli adulti. Cani che si mordono la coda.
L’anziano professore ha poi dichiarato l’intenzione di voler querelare i suoi aggressori e la scuola media lo sosterrà costituendosi parte civile nel processo. Il padre di uno degli alunni, professione avvocato, si è detto ben lieto di occuparsi del caso. Inoltre un’altra dimostrazione di solidarietà arriva dai genitori degli alunni del Carducci che hanno organizzato una fiaccolata per dimostrare al docente che non è da solo. Fiaccolata che partirà dalla scuola questa sera alle 20:00 per lottare contro la violenza e per tutelare chi fa il proprio lavoro, e lo fa con dignità e serietà.