Una nuova strage dello Stato islamico in Siria. Ma una fonte militare, questa volta citata dall’agenzia di stampa ufficiale Sana, ha smentito così: “L’esercito non ha mai diffuso alcun comunicato sulla sorte dei lavoratori rapiti”.
Secondo gli attivisti non si hanno più notizie degli operai rapiti da martedì scorso, dall’attacco contro il cementificio di al-Dumeir, a nordest di Damasco.
L’Isis avrebbe ucciso 175 dei circa 300 lavoratori di una fabbrica di cemento rapiti nelle ultime 48 ore durante un’offensiva a nord-est di Damasco.
La notizia dell’uccisione di 175 operai siriani catturati dall’Isis, però, non trova al momento conferme.
Nella parte orientale la città è sottoposta al controllo dall’Isis nella parte orientale e dai ribelli moderati in quella occidentale, ma l’aeroporto militare e una centrale elettrica sono ancora nelle mani delle truppe governative.
Stando invece a quanto affermato dall’Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus) almeno in 140 sono riusciti a fuggire mettendosi in sala. Sarebbero stati registrati aspri combattimenti proprio nei pressi dell’aeroporto e della centrale elettrica. Negli scontri sono morti 20 soldati del regime e 35 miliziani jihadisti. La città è senza luce né acqua e molti abitanti della zona orientale stanno scappando verso le aree occidentali.