Il Comune di Napoli ha approvato l’attivazione e la gestione a titolo gratuito del primo Street Store di Napoli, per persone senza dimora o in condizione di grave disagio economico sul territorio cittadino.
Si tratta di un’esperienza diffusa negli altri Paesi e attualmente unica in Italia, che consentirà la creazione di “street store”, veri negozi di strada dove i cittadini possono donare abiti e quanto altro potrà essere utile. Sarà cura degli enti gestori la selezione e rigenerazione di quanto donato che potrà poi essere messo a disposizione di chi ha bisogno.
In sede di prima attuazione, il primo street store partenopeo sarà collocato presso il Cortile del Centro di Prima Accoglienza; il CPA, noto a tutti come ex Dormitorio pubblico, è una struttura del Comune di Napoli che realizza attività di accoglienza, come il riparo notturno, l’alimentazione e la fornitura di generi di prima necessità, alle persone senza fissa dimora e prevede l’accompagnamento a percorsi di possibile reinserimento; per l’affinità all’utenza e per il punto di localizzazione (Via De Blasiis n.10), posto nel cuore della città, per cui da considerarsi come punto nevralgico, in tal senso questo luogo è una sede strategica.
Lo street store, letteralmente “negozio di strada”, rappresenta uno spazio pubblico adibito a negozio in cui dei volontari disporranno ordinatamente, per taglia, sesso ed età, tutti gli indumenti, scarpe ed accessori donati dalla cittadinanza alle persone senza dimora o in condizione di grave disagio economico presenti sul nostro territorio; questi è un punto “vendita” presso il quale le persone in grave difficoltà economica possono scegliere in autonomia, curiosando tra i diversi capi, ciò di cui hanno necessità e che più gli piace.
L’iniziativa, sorta nel mese di gennaio 2014 in Sud Africa e precisamente a Città del Capo, grazie all’idea del copywriter Kayli Levitan e dell’art director Max Pazak, è stata accolta finora da 21 Paesi e già conta ben 65 città aderenti in tutto il Mondo, ma ancora nessun street store è presente in Italia.
Presupposto affinché l’iniziativa possa divenire realtà anche nel nostro Paese è la partecipazione attiva dei cittadini e della collettività volta alla costruzione di un contesto urbano solidale ed accogliente, una comunità che non deve essere intesa più come bacino di utenza, ma come attore sociale vero e proprio che possa rendersi collettivamente capace di analizzare i suoi bisogni e si mobiliti per il cambiamento.
Oggi, anche in presenza della scarsità di risorse economiche conseguenti la crisi, si avverte la necessità di rompere gli schemi, destrutturare e innovare le pratiche su cui si sono fondate le politiche sociali fino ad ora e rinnovare il welfare nella direzione del welfare di comunità, in cui gli attori di sistema non siano solo attori pubblici, ma attori pubblici e non “a vocazione pubblica”.
L’Amministrazione comunale intende coinvolgere cittadini e collettività nella donazione di indumenti e accessori che saranno messi a disposizione delle persone in stato di indigenza, per divenire autenticamente e fattivamente welfare community, comunità solidale che si prende cura. Pertanto, a breve, sarà pubblicato un avviso pubblico finalizzato all’individuazione di punti di raccolta dove i cittadini potranno consegnarli.
Per l’attivazione e gestione a titolo gratuito di Street store per persone senza dimora o in condizione di grave disagio economico sul territorio cittadino possono presentare istanza di partecipazione esclusivamente Associazioni di volontariato (onlus di diritto) o reti aventi come capofila un’Associazione di Volontariato, con esperienza di almeno dodici mesi maturata nell’ultimo triennio (in riferimento alla data di pubblicazione dell’Avviso per il convenzionamento) nell’Area Disagio Adulto, in particolare con le persone senza fissa dimora o in condizioni di estrema povertà.
La data di scadenza per la presentazione delle istanze è fissata al 04.05.2016.