Un agguato messo a segno nel giorno di Pasquetta ha macchiato nuovamente di sangue le strade della periferia Nord di Napoli.
Pasquale Izzi, di 55 anni, è stato raggiunto da diversi colpi d’arma da fuoco sotto casa, in una traversa di via Janfolla, nel quartiere di Miano.
Si tratta di un pregiudicato per reati contro il patrimonio in permesso premio. Infatti, Izzi aveva lasciato venerdì scorso il carcere di Avellino per trascorrere le festività pasquali in famiglia: in mattinata stava caricando l’auto per far ritorno in cella, quando sono entrati in azione i killer.
L’uomo non risulta affiliato a nessun clan, seppure l’agguato si sia consumato a pochi metri dalla casa di Carlo Lo Russo che secondo gli inquirenti sarebbe al momento il reggente dell’omonimo clan, dopo gli arresti dei fratelli Mario e Salvatore, quest’ultimo, tra l’altro, è diventato un collaboratore di giustizia.
Invero, quest’agguato si presenta come un autentico giallo che ben si presta a plurime piste investigative.
Potrebbe trattarsi di una vendetta messa a segno posteriori frutto di qualche acredine sorta anni addietro e pertanto gli esecutori dell’agguato potrebbero aver deciso di agire dopo che Izzo avesse scontato il suo debito con la giustizia per poi saldare i conti della malavita.
Nulla lascia escludere che il movente possa affondare le sue radici in episodi verificatisi di recente e che l’uomo, “rapinatore seriale di professione”, potrebbe aver detto qualcosa di sbagliato proprio in questi ultimi giorni, facendo temere a qualcuno il suo imminente ritorno a casa.
In queste ore i carabinieri stanno interrogando tutti gli uomini dei Lo Russo per tentare di trovare la chiave del delitto.