“Lampedusa deve essere un luogo vivo e vissuto. Per noi è centrale e lo dimostra il fatto che siamo qui. Lampedusa non è la periferia dell’Italia”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi nel corso della riunione operativa con il sindaco Giusi Nicolini nella sede del Comune dell’isola.
“Nel giorno del compleanno dell’Europa – ha detto il Premier – perché oggi è il giorno della firma dei Trattati europei e nel venerdì santo siamo qui nel centro dell’Europa, nel cuore dell’Europa”.
Matteo Renzi, giunto intorno alle 16 di venerdì, in quella che è la sua prima visita da premier a Lampedusa, ha incontrato anche un gruppo di cittadini, fra cui il medico Piero Bartolo, protagonista del film documentario “Fuocoammare”, premiato con l’Orso d’oro a Berlino.
Durante la conferenza stampa, accanto a Renzi c’era il sindaco Giusy Nicolini, che ai giornalisti ha spiegato: “E’ una bellissima giornata per me e per Lampedusa. Non c’è nessuna emergenza, e il presidente è venuto per un solo motivo, Lampedusa. Colgo e accetto questo gesto come un gesto di grande attenzione e vicinanza a una comunità che deve ancora conquistare gradini di civiltà, di normalità, nella vita quotidiana, anche se ha saputo dare esempi di coraggio e fatica per anni. Abbiamo chiesto di continuare a starci vicino, sostenere con azioni concrete l’economia dell’isola. Quello che a noi serve è ridurre la distanza dal resto del Paese e dall’Europa. Un riscatto dalla frontiera”.
Come è noto a tutti, ormai da diversi anni, l’isola di Lampedusa non è solamente sede di uno dei paesaggi più suggestivi del Mediterraneo, bensì, troppo spesso, è ricongiungibile a quella che è stata definita ‘emergenza migranti’, un emergenza che non sembra arrestarsi.
Ma, nonostante questo, si sa che Renzi non è avvezzo a fare il pessimista o l’allarmista, nonostante nelle stanze del governo però gli sherpa del premier vicini al dossier fanno intendere tutt’altra realtà, consapevoli che l’accordo con la Turchia non è affatto risolutivo del problema perché non sarà affatto facile rimandare dalle Grecia i profughi in Turchia, dunque sarà complicato stoppare la migrazione mediterranea. Soprattutto però quell’accordo non riguarda la nostra dolente frontiera, il Nord Africa.
“Al premier Matteo Renzi abbiamo chiesto di starci vicino e sostenere con azioni concrete l’economia dell’isola. Siamo qui, viviamo di turismo e pesca, eppure abbiamo accolto centinaia di migliaia di persone” ha proseguito il sindaco di Lampedusa, concludendo: “ Abbiamo apprezzato le parole del premier in Europa a difendere il lavoro di Lampedusa e dell’Italia e il lavoro che si sta facendo per la crisi libica. Lampedusa chiede questo e ha a cuore la pace”.