Mondo del calcio in allerta dopo gli attentati di Bruxelles. Giancarlo Abete, vicepresidente della Uefa, si esprime sul tema sicurezza: “Il rischio porte chiuse c’è, ma gli Europei si faranno”.
In vista del torneo che si svolgerà dal 10 giugno al 10 luglio in Francia questa estate, si fa il punto della situazione per tutelare i prossimi appuntamenti calcistici in programma in Europa. Abete, portavoce della questione, continua: “Il problema della sicurezza è primario per tutti quanti noi, l’evento sportivo si colloca in una dimensione residuale rispetto al tema sicurezza verso tutti i cittadini. Per ogni evento sportivo c’è una titolarità in capo ai responsabili dell’ordine pubblico che va al di là di quelle che sono le titolarità e responsabilità degli organizzatori dell’evento sportivo”.
Le tensioni sociali sorte negli ultimi giorni hanno determinato allarmismi ed il mondo del calcio non può sottovalutare la situazione, intendendo tutelare non solo gli sportivi, ma anche tutto il loro seguito. Abete si dichiara comunque fiducioso riguardo gli Europei 2016 e rimanda eventuali decisioni in merito, a chi di dovere: “Dobbiamo affidarci alle professionalità e sensibilità dei soggetti titolati ad assumere determinate decisioni, facendo il più possibile eventi, e rinviandoli o non facendoli nel momento in cui si palesassero rischi significativi”.
Rispetto al torneo da disputare questa estate, l’allerta terrorismo ha un suo impatto certamente negativo: “C’è una maggiore percezione di rischio, minor entusiasmo a partecipare con uno spirito positivo. Parliamo però di un torneo previsto per giugno mentre adesso stiamo parlando di un’emergenza di queste ore”.
L’Italia agli europei giocherà con il Belgio il 13 giugno, si spera in un clima più disteso e positivo, in cui dovrà prevalere il sano divertimento sportivo.