Abbiamo tra i prodotti alimentari migliori al mondo in Italia, ma possiamo star certi su cosa acquistiamo realmente? Olio d’oliva prodotto con olive non italiane, pesce conservato mediante metodi poco sicuri, e tanti altri prodotti di dubbia provenienza importati e marchiati come ‘Doc Italiano’, tutte sostanzialmente truffe e pericoli per la nostra salute. A tal proposito, emblematica la vicenda accaduta a Salerno, dove sono state sequestrate dal nucleo anti-frodi dei Carabinieri ben quarantotto tonnellate di funghi in vasetto, importati dalla Repubblica Popolare Cinese. Venivano confezionati in uno stabilimento italiano ed etichettati come “made in Italy”.
Le indagini, che hanno portato al sequestro, sono partite in seguito alla segnalazione di un consumatore sul canale Desk Anticontraffazione on-line. Così si è potuto risalire all’azienda produttrice delle partite di funghi, che dopo essere stati lavorati con aggiunta di salamoia, venivano confezionate in uno stabilimento italiano ed etichettati come “prodotto in Italia”.
Complessivamente, i militari, hanno posto sotto sequestro 85mila confezioni di funghi per un valore di 350mila euro, oltre ad aver disposto il ritiro dal mercato del prodotto ancora presente sugli scaffali della grande distribuzione organizzata.
All’interno dell’azienda giungevano fusti di funghi immersi in salamoia “spinta” per poi essere lavati, cerniti, e nuovamente immersi in normale salamoia, confezionati e pastorizzati. Vietata, però, è l’attribuzione dell’origine italiana ad un prodotto finito: il caso rientra infatti tra i reati di frode nell’esercizio del commercio e della vendita di prodotti industriali con segni mendaci.