Mentre l’attenzione dei media e gli occhi dell’opinione pubblica dell’intero pianeta sono puntati sull’ennesimo attentato di matrice terroristica consumatosi stamani a Bruxelles, a Napoli si spara ancora.
I terroristi di casa nostra, quelli che in nome di una faida ed animati dall’intento di manifestare e consolidare la propria egemonia criminale in un rione, in un quartiere, in un qualunque “regno” in cui la camorra vuole e sa attecchire, seguitano a disseminare spari che sporcano le strade della città di sangue e follia omicida, al pari dei soldati dell’Isis.
Una ragazza di 19 anni, la scorsa notte a Napoli, è stata ferita all’anca con un colpo d’arma da fuoco: molto probabilmente, secondo la Polizia di Stato, è rimasta coinvolta per caso in una sparatoria. L’ennesima vittima di un proiettile vagante, maturata a poche ore di distanza dalla manifestazione indetta a Napoli, così come in altre mille realtà italiane, per commemorare le vittime innocenti della criminalità.
Secondo quanto ha riferito l’amica che era con lei, le due ragazze stavano passeggiando verso le due di notte nella zona dei Quartieri spagnoli, in vico Canale a Taverna Penta, quando hanno udito alcuni colpi di arma da fuoco; immediatamente dopo la ragazza è caduta a terra ferita. Un’autovettura di passaggio le ha accompagnate all’ospedale Loreto Mare dove la 19enne è stata operata.
Una mitragliata di colpi, 33 per l’esattezza, nell’arco delle stesse ore, è stata rivolta contro mura ed inferriate di un palazzo, nella periferia della città.
È accaduto intorno alla mezzanotte di ieri nel rione don Guanella.
Potrebbe trattarsi di un nuovo atto della cosiddetta “stesa”, i raid in motocicletta che, da tempo, gruppi di giovani delinquenti appartenenti a clan in lotta mettono in atto con sortite nei diversi quartieri.
Analoga scena in periferia. Sono arrivati a bordo di uno scooter e hanno esploso alcuni colpi di pistola tra la folla. È accaduto alle 20,30 in corso della Resistenza, a pochi passi da piazza San Pietro, nei pressi di un’abitazione di un pregiudicato ad Acerra. I due malviventi a volto scoperto hanno sparato in aria con una pistola calibro 9 e hanno fatto perdere le loro tracce dandosi velocemente alla fuga a bordo di uno scooter di colore nero.
Panico tra la gente che è fuggita terrorizzata.
Nessuno dei presenti ha saputo fornire elementi utili agli investigatori.
Due individui a volto scoperto hanno esploso diversi colpi d’arma da fuoco tra la gente, ma nessuno ha visto. Nessuno vuole rompere quel muro d’omertà che da sempre personifica l’alibi più solido della criminalità.
Altri spari sarebbero si sarebbero susseguiti in una stradina secondaria di corso Resistenza. Ad esplodere i colpi forse sarebbero stati gli stessi malavitosi per farsi largo tra il traffico cittadino, particolarmente intenso a quell’ora. Nei giorni scorsi in una strada secondaria di via Calzolaio vennero esplosi altri colpi di pistola che mandarono in frantumi i vetri di un palazzo.
Queste le ultime scene di violenza generate dai “terroristi della camorra”.