Un giorno di commemorazione animato da plurime ed intense emozioni, condiviso e partecipato in tutta Italia.
Migliaia di persone, oggi, 21 marzo, si sono riversate lungo le strade e le piazze di tante città italiane, per professare la loro vicinanza, fisica ed ideologica, ai familiari delle vittime della criminalità, nel giorno in cui ne viene omaggiata la memoria.
Un atto necessario, doveroso, in virtù della temibile frequenza con la quale accade, ancora e sempre, che il braccio armato della criminalità distrugga vite innocenti.
Scampia: una delle periferie in cui l’odore della polvere da sparo disciolto a quello del sangue e della paura si respira non di rado tra le strade, tra le vite delle persone perbene.
Piazza Ciro Esposito: un luogo che racconta una storia, quella di una vita brutalmente uccisa da un’azione criminale.
È lì, in piazza Ciro Esposito, che, oggi, 21 marzo, Scampia si è riunita per festeggiare la primavera e ricordare le vittime innocenti della criminalità, tramutando un giorno di commemorazione in un momento di intensa, speranzosa, propositiva e partecipata gioia: “la primavera di Ciro Esposito”.
Una giornata dedicata ai bambini delle scuole del quartiere che hanno risposto con gioviale partecipazione, esibendo cartelloni, disegni, palloncini inneggianti alla legalità e dedicati alle vittime innocenti della criminalità.
Una mattinata allietata dalla presenza di diverse realtà, in grado di coinvolgere, intrattenere ed affascinare i bambini: l’angolo della Pet terapy, a cura della Onlus AI.CO.TE, associazione che opera per il coordinamento, la realizzazione e la diffusione di progetti di attività e terapie con animali nei settori sanitario, socio-sanitario e scolastico, favorendo percorsi formativi, di riabilitazione e di prevenzione; “La tua voce” ONLUS, associazione operante nell’ambito della clownterapia; e soprattutto non poteva mancare “l’angolo del gusto” per allietare i palati di adulti e bambini.
“Il brigante dei sapori” ha offerto delle appetitose montanarine, mentre lo staff capitanato dal maestro pizzaiolo Errico Porzio, coadiuvato da Maurizio Ferrillo, ha preparato per tutta la mattinata pizze fritte.
Entrambe le realtà gastronomiche, così come il maestro pasticciere Sabatino Sirica – assente stamani per un sopraggiunto impegno – insieme all’associazione Ciro Vive hanno avviato un percorso che mette a disposizione dei ragazzi del quartiere rispettivamente dei corsi di formazione per cuochi e camerieri, pizzaioli e pasticcieri.
Preso letteralmente d’assalto, l’angolo delle pizze ha simpaticamente intrattenuto ed allietato i bambini che hanno gradito di gusto le prelibatezze fritte al momento per loro. Grande mattatore della giornata, il maestro pizzaiolo Errico Porzio che ha improvvisato una simpatica “interrogazione-quiz” per i bambini, il cui premio era proprio la tanto agognata pizza fritta.
Porzio, inoltre, ha anche preparato il suo “piatto forte”: la pizza che ritrae l’effige di Ciro. Un modo originale ed affettuoso di omaggiare la memoria del giovane tifoso di Scampia.
A sorpresa, anche Lino D’Angiò è giunto in piazza per salutare i piccoli spettatori presenti e ribadire la sua vicinanza alla famiglia Esposito.
E soprattutto c’è lui, “il maestro”, Pino Maddaloni, accompagnato da due giovani talenti in corsa per i campionati nazionali che presenta con orgoglio a tutti quelli che incontra. Lui che di ragazzi dalle grinfie della criminalità ne ha sottratti tanti, oggi, con la sua semplice, ma perentoria presenza, attraverso gli occhi e le testimonianze dei suoi ragazzi, rappresenta una delle bandiere più eloquenti che la legalità può sventolare in faccia alla criminalità.
Il momento emblematico della giornata: il lancio dei palloncini rossi, a forma di cuore, sui quali erano attaccati dei cartoncini che esibivano il suo nome “Ciro Esposito”.
L’ennesimo e commosso gesto d’amore: quel cuore che si dissolve tra le braccia dell’eternità tra gli occhi lucidi, i canti e i cori dei bambini.
Una giornata di commemorazione, in cui la presenza di Ciro riecheggia in ogni dove, senza mai vestire tristi e malinconici tratti, piuttosto capace di incarnare l’essenza più autentica e speranzosa della primavera, soprattutto servendosi di quel sorriso, solare e contagioso, esibito dal murales che ritrae il suo volto. Ma non è solo per questo che, oggi, Ciro era a Scampia, a festeggiare la primavera, “la sua primavera”, insieme ai bambini del quartiere.