Maurizio Overa: questo il nome dell’uomo che rischia di compromettere in maniera irreversibile le sorti del clan Mariano, organizzazione criminale egemone nei Quartieri Spagnoli.
Maurizio Overa, detto ‘o malommo, 55 anni, una carriera da fedelissimo di Ciro il «picuozzo», leader del clan Mariano e che adesso ha invece scelto di invertire la rotta e schierarsi dalla parte della giustizia.
Nomi, soprannomi, ruoli ed intrecci: da quando l’uomo che per molto tempo è stato il braccio destro del clan Mariano ha deciso di collaborare con la giustizia, Overa non sta facendo sconti a nessuno, ha deciso di vuotare il sacco e lo sta facendo nel senso più vero e compiuto del termine. Da Montecalvario a Chiaia: bar, paninoteche e ristoranti:.Overa fornisce i nomi delle attività commerciali che Paganini pizzo al clan, ma anche quelle impiegate per ripulire il denaro sporco, intraprendendo attività insospettabili, perché apparentemente pulite. Ed è questo aspetto a consegnare il volto più emblematico della camorra, sempre più radicata e compenetrata nel tessuto sociale ed imprenditoriale.
La testimonianza di Overa, non è circoscritta alle estorsioni e al riciclaggio di denaro: gli appalti per la metropolitana che nel cuore degli anni Novanta produssero laute tangenti formidabili per il cartello di famiglie formato dai Contini, dai Licciardi, dai Mallardo e dagli stessi Mariano. L’evoluzione della camorra passa per l’imposizione di forniture di carne, pesce e latticini. Commercianti ed imprenditori sono costretti a comprarli dalla camorra che, così, ripulisce il denaro. Altri, invece, hanno fatto da prestanome, che hanno scudato massicce operazioni di riciclaggio dei proventi di droga e racket. In alcuni casi, ci sono locali che comprendono quote societarie dei Mariano e dei Baratto di Fuorigrotta. Ristoranti e night sono stati aperti grazie a prestanome scelti per la fedina penale pulita e che per il clan rappresentavano un’autentica “lavanderia”.