Secondo i dati contenuti in un rapporto del Ministero degli Interni, ogni giorno sulle strade del Belpaese sono circa 330 le vetture rubate, per un totale annuale di 120.495 veicoli. Per dare un’idea della portata del fenomeno, ogni ora sono 13 o 14 le quattroruote che ‘trovano un nuovo proprietario’ senza passare per i canali legali.
Buona parte della responsabilità per l’alto numero di furti ricade su un mercato degli autoricambi sempre prospero e, soprattutto quando le vetture in questione sono nuove o seminuove, perfettamente in grado di assorbire l’offerta. Delle 330 macchine rubate ogni giorno, si calcola infatti che ne vengano ‘cannibalizzate’ almeno la metà, ovvero, sono oltre 66mila veicoli che ogni anno scompaiono letteralmente nel nulla. Il rischio di rivolgersi all’interlocutore sbagliato, quando ci si affaccia su questo mercato, è dunque concreto, ma fortunatamente negli ultimi anni è cresciuto in maniera esponenziale il settore della vendita e acquisto di auto usate, che grazie a imprese in grado di offrire soluzioni certificate per la valutazione e l’acquisto di automezzi usati, permette al proprietario di dormire sonni tranquilli, al riparo da truffe o canali di riciclaggio di denaro.
Andando a dare uno sguardo più da vicino ai modelli che suscitano maggiormente l’interesse dei professionisti dello scasso, sulla base dei dati interforze sui furti d’auto nel 2015 diffusi dalla Polizia, si scopre che la preferenza dei ‘topi d’auto’ va certamente alle cosiddette utilitarie; sul podio delle auto più rubate troviamo infatti alcune campionesse della categoria, ovvero la Panda, seguita dalla Punto e dalla nuova 500. Anche scendendo nei gradini inferiori però, ad essere maggiormente vittima di furti troviamo comunque modelli appartenenti ai segmenti più economici, come la lancia Ypsilon, l’intramontabile Fiat Uno, la Ford Fiesta, la Volkswagen Golf e la Smart ForTwo (uniche eccezioni, considerando il prezzo mediamente più elevato rispetto alle altre), e poi ancora Grande Punto e Opel Corsa.
Statisticamente, la stragrande maggioranza delle auto rubate hanno diversi anni di età, e la ragione di ciò può essere trovata nel fatto che, trattandosi di modelli con sistemi di sicurezza e allarmi non esattamente di ultimissima generazione, il furto può essere realizzato in maniera più rapida e quindi meno rischiosa; se negli ultimi tempi il ‘know-how dei ladri’ si è evoluto, contemplando tecniche quali l’uso di dispositivi elettronici che bloccano il funzionamento del telecomando che gestisce la chiusura delle portiere o la clonazione della chiave, con le piccole auto prevale ancora il classico sistema della forzatura della porta – quasi proverbiale la vulnerabilità della Fiat Uno di vecchia generazione, per aprirla è richiesta una forza fisica assolutamente nella media, senza l’ausilio di particolari strumenti – o la rottura del vetro del finestrino. Le auto a noleggio, inoltre, sono diventate recentemente uno degli obiettivi preferiti, per il fatto di essere generalmente veicoli con pochi mesi di vita, in ottime condizioni e spesso affidati alle attenzioni di clienti non particolarmente allarmati dal rischio che esse possano venire rubate.
Se le utilitarie riscuotono, senza ombra di dubbio, il plauso di ladri e ladruncoli di auto, va detto però che si segnalano anche peculiarità a livello regionale, o addirittura preferenze che cambiano da città a città, il che fa lecitamente presupporre l’esistenza di alcune specificità locali anche nel mondo del furto e della ricettazione di autoveicoli. Qualche esempio? Le Smart sono il veicolo più concupito dai Lupin capitolini, mentre a Milano fareste bene a preoccuparvi quando parcheggiate la vostra Range Rover. A livello geografico, i dati rivelano che la regione più rischiosa è la Campania, con oltre 22mila mezzi rubati, seguita da Lazio, Puglia, Lombardia e Sicilia, mentre la città più sicura, da questo punto di vista, è Sondrio.