La camorra cutoliana: protagonista finanche di un film che ne ha ripercorso la storia e le sanguinarie gesta, detentrice dello scettro del potere criminale, a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 e non solo nella zona dell’hinterland vesuviano, patria del “professore” Raffaele Cutolo.
Un’organizzazione ormai sgominata, ma intorno alla quale aleggiano ancora tanti misteri ed interrogativi tuttora irrisolti che nel corso di queste ore tornano inevitabilmente alla ribalta per effetto del rientro in Italia dell’ex superlatitante Pasquale Scotti, il braccio destro di Cutolo, ricercato per oltre un trentennio e catturato a Recife, in Brasile, nel maggio scorso, dalla squadra mobile di Napoli.
Con un volo partito da Rio, Scotti è atterrato stamani a Roma e verrà subito trasferito in un carcere di massima sicurezza.
La magistratura spera che il fedelissimo di Cutolo possa fornire notizie utili allo scioglimento di grandi misteri che tuttora avvolgono episodi cruciali non solo della cronaca nazionale degli anni Settanta e Ottanta: il caso Moro, il rapimento ad opera delle Br e il rilascio, in circostanze mai chiarite, di Ciro Cirillo. E ancora, l’omicidio, a Londra, del banchiere Roberto Calvi, attribuibile ai cutoliani che quel delitto cercò di farlo passare per un suicidio, impiccando il corpo di Calvi sotto un ponte del Tamigi. I «gialli» delle presunte trattative tra apparati deviati dello Stato, le Brigate rosse e la camorra. I rapporti malati tra certa politica e la criminalità, le «divise sporche». Scotti potrebbe essere il depositario di quei misteri di cui l’altro detentore è Raffaele Cutolo, il boss in carcere da mezzo secolo e che di «pentirsi» non vuol saperne. Scappato dall’ospedale di Caserta dopo essere stato colpito da un proiettile durante un conflitto a fuoco con la polizia, Scotti potrebbe accettare di parlare con i giudici o, viceversa, decidere di scontare gli infiniti anni di carcere cui è stato condannato come un «normale» detenuto.
Per ora, si sa che la difesa del boss originario di Caivano è stata affidata allo studio legale casertano di Delio Iorio.