La pizza rappresenta una delle forme più espressive, longeve e gustose della tradizione e dell’arte napoletana e in quanto tale, la sapiente tecnica e l’esperienza necessarie per sfornare un prodotto all’altezza della sua fama, non possono essere improvvisate.
In un contesto assai prolifero sotto quest’aspetto, come solo la città di Napoli sa esserlo per antonomasia, è ben facile distinguere le discrepanze che intercorrono tra pizzaioli di fatto e quelli “improvvisati”.
A fare chiarezza sulla questione è un maestro pizzaiolo accreditato e riconosciuto come tale da attestati e “pezzi di carta” che ne certificano l’autorevolezza in materia: Maurizio Ferrillo, maestro accademico, maestro artigiano nella categoria cibi d’asporto e vincitore del Guinness World Record.
“Purtroppo, – spiega il maestro Ferrillo – coloro che s’improvvisano pizzaioli, pensando che per proporre un buon prodotto basta miscelare acqua e farina e condire l’impasto con mozzarella, olio e pomodoro, commettono un errore clamoroso che danneggia soprattutto la fama e la reputazione della stessa pizza. Il dosaggio degli ingredienti, la selezione dei migliori prodotti e soprattutto la tecnica che porta alla preparazione della pizza, rappresentano degli aspetti che non possono essere lasciati al caso, ma che, infatti, devono essere frutto di studio, esperienza, pratica da consolidare attraverso la guida di mani esperte ed abilitate ad impartire le nozioni esatte per mettere in condizione un aspirante pizzaiolo di diventare un “vero pizzaiolo”.”