La vita nei quartieri “borghesi” di Napoli è realmente più tranquilla e più sicura rispetto a quella nelle periferie cittadine come Scampia che fanno parte dell’immaginario collettivo della Napoli criminale?
A questa domanda risponde con risultati quanto mai sorprendenti il secondo rapporto sulla percezione della sicurezza e della vivibilità del quartiere realizzato dal gruppo di ricerca della cattedra di Criminologia diretta da Silvio Lugnano all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, presentato, insieme con l’assessore alle politiche giovanili del Comune di Napoli, Alessandra Clemente, e con il referente di Libera-Chiaia, Celeste Giliberti, nel corso della lezione-anteprima della settima edizione del Master in Criminologia del Suor Orsola che partirà tra due settimane (con iscrizioni aperte fino al 14 febbraio).
Dopo il rapporto Scampia presentato lo scorso anno i criminologi del Suor Orsola (Maria Laura Cunzio, Angela Falco, Annamaria Iaccarino e Pasquale Peluso con il coordinamento scientifico di Silvio Lugnano), hanno portato la loro indagine, che misura tra i giovani in età scolastica la percezione della sicurezza e della vivibilità nel proprio quartiere, nella prima Municipalità di Napoli (Chiaia, Posillipo, S. Ferdinando). Dalla ricerca, realizzata con la collaborazione del presidio di Libera Chiaia San Ferdinando Posillipo, del Liceo classico Umberto e dell’Istituto tecnico Commerciale Mario Pagano, somministrando un questionario agli alunni delle due scuole (con un campione di oltre 600 studenti), emerge che nei quartieri della Napoli ‘bene’ c’è un allarme microcriminalità decisamente superiore a quello di Scampia ed i giovani di Chiaia hanno meno fiducia nelle forze dell’ordine rispetto a quelli di Scampia. Allarme rosso anche per il consumo di sostanze stupefacenti, anche in questo caso più diffuso tra i giovani della borghesia partenopea rispetto ai giovani delle periferie urbane. A fronte di una elevata vivibilità del quartiere (il 43,4% degli studenti delle scuole di Chiaia ha dichiarato che nel quartiere si vive serenamente perché c’è gente tranquilla rispetto al 6,1% di Scampia e il 72,7% del campione ritiene soddisfacenti i servizi socio-culturali rispetto al 31,8% del campione di Scampia; le carenze più avvertite a Chiaia tra i servizi sono il trasporto urbano per il 59,5% e gli impianti sportivi per il 21%) a Chiaia almeno un giovane su due (esattamente il 44,6 %) percepisce una forte presenza della microcriminalità.
Infatti, il 24,7% del campione ha dichiarato che il crimine più diffuso nel quartiere della scuola è lo scippo, seguito per il 19,9% degli intervistati dalla rapina, per il 16,6% dagli atti vandalici e solo per il 13,2% dallo spaccio di sostanze stupefacenti. Situazione esattamente opposta a Scampia dove nella percezione dei giovani è forte l’idea del quartiere prettamente come piazza di spaccio: per il 79,4% è il crimine più diffuso, mentre sono praticamente inavvertiti i problemi della criminalità.
Ma se la droga si vende a Scampia poi il consumo maggiore nella percezione dei giovani di Chiaia si sposta proprio nel loro quartiere. Il 50,9% del campione ha dichiarato di aver accettato e provato l’offerta di stupefacenti rispetto al 44,4% del campione di Scampia. Il dato per altro varia in relazione agli istituti poiché il 58,5% degli studenti dell’Umberto ha affermato di aver provato la sostanza stupefacente, mentre la percentuale scende al 44,9% tra gli studenti del Pagano-Bernini. Insomma evidentemente, come ha evidenziato nel corso della presentazione dei risultati Pasquale Peluso, docente di Politiche di sicurezza urbana al Suor Orsola, “l’offerta di droga cresce in base alla presunta considerazione del livello sociale dei potenziali acquirenti”.
E probabilmente la paura diffusa per i reati di microcriminalità e la consapevolezza della facilità con cui ci si procura le sostanze di stupefacenti ha minato anche la fiducia dei giovani del quartiere Chiaia nei confronti delle forze dell’ordine: il 61,1% del campione ha dichiarato di non avere fiducia. Un dato molto più alto rispetto a quello di Scampia dove la popolazione dei giovani è esattamente spaccata in due sul tema: il 48,1% sostiene di avere fiducia nelle forze dell’ordine, il 49,5% afferma di no ed il 2,4% non ha risposto.