Più volte, soprattutto in anni recenti, diversi cittadini di Napoli Est hanno segnalato la necessità di affrontare e avviare a soluzione le complesse problematiche nefaste del territorio insistente sui quartieri di Barra, San Giovanni a Teduccio, Ponticelli, Porto e Poggioreale-Zona industriale.
Tuttavia, i risultati e le risposte ottenute non sono state di certo quelle auspicate, quando sono giunte, a fronte di un ben più emblematico silenzio. Risulta così piuttosto magro e sconsolante il risultato registrato sia dai singoli che dai gruppi di cittadini attivi, che abbiano sperato nella “Politica”, quella vera, radicata alle proprie origini etiche e di pensiero. In effetti quella “Politica” pare essersi persa: non ci sono stati gli sperati risultati, essendo mancate risposte e soluzioni concrete alla tragedia.
Già perché “Tragedia” è l’insieme costituente la realtà territoriale socio-ambientale di Napoli est. Si parla di “Genocidio” e non sembrerebbe una esagerazione. Basti vedere i dati scientifici sulle patologie tumorali dell’area Est di Napoli ormai sostanziosi nelle elencazioni statistiche anche del C.S. di Sanità. Gli incrementi a Napoli est sono otre i limiti nazionali e addirittura raggiungono “picchi” in assoluto impressionanti.
Qualcosa, però, forse sta cambiando: lo scorso 29 gennaio, l’interrogazione, posta al Palamento dal “grillino napoletano” Roberto Fico, era improntata proprio sul medesimo argomento che, a distanza di poche ore è stato oggetto dell’assemblea pubblica tenutasi a San Giovanni a Teduccio, nella sala della VI Municipalità.
Una “interrogazione” ben articolata, minuziosa, puntuale sulle problematiche letali di Napoli Est, così come documentato ampiamente dal video allegato.
Il filmato testimonia anche la “risposta” data al Rappresentante dei cittadini Roberto Fico, dalla “Sottosegretaria per l’ambiente e la tutela del territorio e del mare” On,le Silvia Velo.
E di seguito c’è la “dichiarazione di insoddisfazione” del deputato On.le Fico, sul merito di quanto riferito dalla Sottosegretaria.
Indubbiamente interessante la elencazione delle “provvidenze elargite dallo Stato” con vari provvedimenti e dispositivi legislativi posti in essere di recente in favore di Napoli Est. Ma l’elencazione come un bumerang ritorna alla dichiarante, stante i risultati nulli sul piano operativo e realizzatore pertinenti ai luoghi di destinazione. Sì, proprio quella parte di Napoli in cui si è fatto e si continua a fare “terra bruciata del territorio” e si “condannano a morte tumorale i cittadini di ogni età, sesso e ceto” .
Un vero peccato l’assenza in Parlamento della On.le Lorenzin. Già la Ministro della Salute era anche destinataria della interrogazione delM5S, depositata tempo addietro.
Inoltre, alla Camera dei Deputati, il parlamentare del Movimento Cinque Stelle Luigi Gallo ha sollecitato i ministri dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente e dei Beni Culturali a rispondere ad un’interrogazione sulla centrale termoelettrica di Vigliena, nel quartiere San Giovanni a Teduccio di Napoli.
“Ci troviamo di fronte ad un nuovo caso di Terra dei Fuochi – prosegue Gallo -. I cittadini sono esposti ad elevati quantitativi di contaminanti che stanno pagando a caro prezzo: tumori alla vescica o all’utero, casi di mieloma, malformazioni, infertilità. Al di là della centrale di Tirreno Power, c’è un complesso di insediamenti e progetti che ormai rendono il quartiere una bomba ecologica. I cittadini continuano a morire, son barricati in casa per il rumore degli impianti, costretti a subire allarmi emessi dalle sirene della centrale senza conoscerne i motivi. L’Arpa nel 2013 ha evidenziato odore di idrocarburi presenti in notevole quantità nel mare di un colore giallo chiaro”.