Non tutti sanno che la possibilità di gustare una mai banale pizza confezionata ad arte da un maestro pizzaiolo, rimanendo comodamente appollaiati tra le mura domestiche, è frutto di un concept americano forgiato a immagine e somiglianza degli usi e costumi di casa nostra.
Già, la pizza da asporto, altro non è che la versione italianizzata del take away americano. Infatti, proprio l’unione di intenti che nacque dall’incontro tra un imprenditore americano e uno dei più celebri pizzaioli napoletani – ovvero, il fondatore del marchio “Trianon” – generò la nascita di una soluzione comoda ed efficace che garantisse ai cittadini la possibilità di “prendere e portare” la pizza a casa. Un’innovazione che ha visto la luce proprio tra le mura di “Pizzazzà”, il locale del quale il maestro Ferrillo è attualmente titolare e che all’incipit della sua avventura, vantava ben 14 vespe impiegate esclusivamente per il servizio di consegna a domicilio. Un’opzione preziosa a disposizione dei clienti che il maestro Ferrillo ha preservato ed affinato, facendola viaggiare di pari passo con le più moderne tecnologie. Tuttavia, Ferrillo, da fine conoscitore dei segreti alla base dell’arte della pizza, ha però voluto tradurre in una possibilità concreta anche il bisogno di consentire alla clientela di gustare la sua pizza attraverso il canale più “classico”. Pertanto, ha ristrutturato il suo locale, ricavando una sala superiore molto accogliente, affinché i follower della sua pizza possano gustarla calda e fumante, quindi nella massima espressione della sua qualità.
Invero, il maestro pizzaiolo sottolinea due aspetti tutt’altro che trascurabili, proprio in relazione alla qualità della pizza da asporto: “Riuscire ad assicurare ad un cliente che ordina una pizza, – afferma Ferrillo – un prodotto che giunga a casa sua “senza perdere per strada” qualità, sapore e gusto, è di per se garanzia di una pizza di ottima qualità. È pur vero che mangiare una pizza da asporto non è la stessa cosa che mangiarla seduti al tavolo di una pizzeria. Ed è per questo che ho voluto assicurare questa doppia opportunità agli amanti della pizza.”