Troppo presto per definirlo l’ennesimo caso di malasanità in Campania, capace di mietere una giovane vittima, per il momento, la vicenda della 20enne deceduta all’ospedale Cardarelli di Napoli dopo un aborto spontaneo è solo una notizia triste, sconcertante, dal forte impatto emotivo.
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La giovane ha scoperto di recente di essere incinta ed avrebbe appreso la notizia in seguito all’inizio di una cura per un fungo della pelle. Sarebbe stato quindi il suo medico a consigliarle l’interruzione della gravidanza, dopo l’assunzione di un farmaco che avrebbe potuto arrecare malformazioni del feto.
La salma è stata trasferita al Policlinico, dove domani sarà eseguita l’autopsia. Il direttore sanitario dell’ospedale, Franco Paradiso, ha dichiarato che la giovane è morta in seguito ad un’emorragia e che l’ospedale aprirà un’indagine interna. Il ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin, ha invece disposto l’invio degli ispettori del ministero. Così come il governatore De Luca ha chiesto una relazione alla Direzione sanitaria dell’ospedale per fare luce sull’accaduto. Un episodio che concorre ad innalzare il livello di concitazione, oltre che a riaccendere le polemiche sulla situazione della sanità campana e nell’ospedale più grande del Mezzogiorno, dove disagi ed emergenze sono all’ordine del giorno. Alla ragazza sono state praticate quattro trasfusioni, i medici hanno eseguito una laparotomia esplorativa per individuare le ragioni di quella emorragia improvvisa, però non hanno riscontrato nessuna problematica a livello pelvico. È intervenuto anche il primario, la ragazza è stata trasportata in rianimazione ed è stata intubata. Ma non c’è stato più nulla da fare. Il decesso è maturato nel giro di tre ore ed è avvenuto per uno choc ipovolemico, a causa cioè della perdita di sangue.
Morire a 20 anni per l’interruzione di una gravidanza: un’operazione praticata con frequenza e all’ordine del giorno. Difficile dare una spiegazione, neanche il personale sanitario che ha assistito la ragazza è stato, fin qui, in grado di farlo. L’interruzione di gravidanza è stata effettuata all’undicesima settimana, i protocolli sono stati seguiti correttamente, così come non ci sono state segnalazioni nella fase di preospedalizzazione. Non è risultato nessun tipo di deficit.
Sarà l’autopsia a far luce sulle cause del decesso, la cartella clinica è stata sequestrata nel pomeriggio, più o meno quando al Cardarelli è arrivato il governatore Vincenzo De Luca, che ha chiesto una relazione sulla tragedia. Annunciata anche una ispezione dal ministro della salute Beatrice Lorenzin e una inchiesta interna dell’ospedale, oltre a quella aperta dalla magistratura.
Dopo la tragica notizia si sono registrati attimi di disperata tensione generati dallo choc che l’inaspettata notizia ha inferto ai parenti che, adesso, raccontano di quanto Gabriella fosse dispiaciuta per l’interruzione di quella gravidanza che, per quanto giunta di sorpresa, la giovane avrebbe voluto portare a termine.
Si sarà consolata pensando di avere tutta la vita davanti per concedersi la gioia di diventare madre e, invece, il destino le ha fatto davvero un brutto scherzo.