Brescia: Tragico destino per una donna incinta all’ottavo mese, deceduta dopo il ricovero per febbre alta.
Protagonista di questa triste storia una 30enne, Giovanna Lazzari, già madre di due bambini e in attesa del terzo figlio, morta assieme al feto di otto mesi che aveva in grembo agli Spedali Civili di Brescia. L’episodio in questione risale allo scorso giovedì.
Questo l’ennesimo caso di morte di una donna incinta: addirittura il quarto nel giro di pochi giorni. Al fine di verificare eventuali errori nelle procedure, il ministro della Salute Beatrice Lorenzin – che aveva già mandato gli ispettori a Torino, dove è deceduta una donna al nono mese, con la figlia – ha disposto l’invio dell’apposita task force ministeriale, sia nell’ospedale di Brescia, che in quelli di Bassano del Grappa e San Bonifacio (Verona), dove nei giorni scorsi hanno perso la vita altre due donne in attesa: Marta Lazzarin e Anna Massignan.
Nel caso di Brescia, la donna era arrivata il giorno prima in ospedale, ricoverata in gravi condizioni per febbre alta e i sintomi che lasciavano presupporre una gastroenterite. Dopo esser stata monitorata per tutta la notte, il mattino successivo i medici considerato l’aggravamento delle sue condizioni, hanno deciso di procedere con il parto cesareo. Purtroppo però la bambina di Giovanna era già morta. La stessa tragica fine arriverà poco dopo per la madre, che, nonostante un trasferimento nel reparto di Rianimazione non ha avuto alcuna speranza.
“È una tragedia nella tragedia. In poche ore ho perso una bimba e una mamma speciali”. Questo lo sfogo di Roberto Coppini, un padre e un marito distrutto dal dolore, dopo la morte di sua moglie e sua figlia.
“Aveva la febbre alta, ma quando siamo arrivati la situazione sembrava normale, poi nella notte è successo qualcosa che devo ancora capire“, ha spiegato ancora Roberto Coppini con le lacrime agli occhi. “Giovanna mi ha mandato un sms nel cuore della notte dicendomi che aveva dolori fortissimi e che non percepiva attenzione da parte dei medici“, ha aggiunto.
Adesso gli sms e i messaggi vocali sono stati acquisiti dalla Procura di Brescia alla quale il marito della 30enne bresciana ha presentato un esposto. Mentre la Procura di Brescia, che ha sequestrato la cartella clinica di Giovanna Lazzari, ha disposto l’autopsia eseguita in mattinata. Secondo la prima analisi, sarebbe stato il distacco totale della placenta e una conseguente emorragia ad aver provocato la morte. “La paziente è stata gestita nel miglior modo possibile”, ha assicurato Ezio Belleri, direttore generale degli Spedali Civili di Brescia. Vedremo nei prossimi giorni l’evolversi della triste vicenda.