Ogni cittadino italiano ha diritto ad essere in buona salute, o almeno questo è quanto citato dall’articolo 32 della Costituzione italiana. Non sempre, però, sembra essere così; quantomeno non in Campania. Da diversi anni a questa parte, infatti, la situazione sanitaria in Campania sembra peggiorare di giorno in giorno. Ma quali sono i reali problemi per cui ai cittadini non viene garantito un sistema sanitario efficiente? In primis dobbiamo parlare della carenza di risorse economiche che non permette alle diverse strutture di integrare il personale, in base alle reali esigenze dei cittadini; mancano infatti all’appello 18.000 infermieri in base ai dati dell’Ipasvi. Questo è il numero di personale che sarebbe necessario per la copertura dei turni secondo le nuove direttive imposte dall’Unione Europea ed in vigore dal 25 novembre 2015 per garantire l’adeguato riposo ai professionisti della Sanità. Normativa che ha creato grandi disagi non solo nella regione Campania; mancano, infatti, 3 infermieri su 9 in gran parte d’Italia.
Il presidente dell’Ipasvi -Barbara Mangiacavalli- a tal proposito dichiara: “Il Sistema sanitario non può essere considerato come il bancomat di un’economia sempre col fiato corto. Il Governo aggredisca altre sacche e lasci stare la salute dei cittadini. Provi a trovare altre strade di vero risparmio: quelle a spese di pazienti, servizi e personale, i sindacati e le associazioni professionali hanno già dichiarato di essere pronti a sbarrarle. Senza risorse e senza personale la sanità crolla“.
Eppure, l’assenza di giovani infermieri non è il solo punto cruciale di un’assistenza sanitaria che va a rotoli. Il diffuso precariato, la mancanza di posti letto negli ospedali, l’accorpamento dei centri di assistenza, la riduzione del personale ed i tagli previsti per la spending review di 30 miliardi, pari al 7 per cento annuo su un fondo sanitario di circa 110 miliardi costringono i cittadini a pagare di tasca propria ciò che dovrebbe essere garantito dallo Stato.
Sono troppe le carenze del territorio e la rete delle emergenze è oramai inesistente.
Questi sono solo alcuni punti di un sistema sanitario regionale che, purtroppo, fa acqua dappertutto.
I cittadini campani sono stanchi di sentire raccontare le solite storielle, la regione è allo stremo. Non c’è più tempo di aspettare, adesso bisogna agire.