Una macabra ed allarmante scoperta infoltisce l’incubo degli attentati di matrice islamica all’ombra del Vesuvio.
Una bandiera dell’Isis è stata affissa davanti all’ingresso del Giudice di Pace di Sarno.
Piantata accanto ad un albero nell’area interna della struttura. Chi l’ha affissa ha oltrepassato i cancelli di notte. Sul posto immediato l’intervento dei carabinieri della locale stazione e degli uomini della Polizia di Stato. La bandiera di guerra dello stato islamico è stata sequestrata. Controlli a tappeto. Si indaga a tutto campo.
Un episodio che potrebbe rafforzare le ipotesi investigative che danno per certa la presenza dei guerriglieri proprio tra le discrete campagne dell’area sarnese.
È lì che troverebbero rifugio e pianificherebbero gli attentati i soldati dell’Isis, beneficiando della solitudine fornita dal contesto, oltre che della possibilità di raggiungere la città di Napoli in tempi relativamente brevi, per rifornirsi di armi, documenti e quanto necessario per mettere a segno i loro attentati.
Un episodio che, tuttavia, rischia di far saltare questa macabra “copertura”, laddove dietro il suddetto gesto si celi realmente lo zampino dei guerriglieri dell’Isis. In questo caso, quell’azienda ricoprirebbe un significato ben preciso e tutto da decifrare.
Spetterà agli inquirenti, difatti, scoprire quanto vi sia di attendibile dietro il gesto che ha comunque concorso a disseminare apprensione tra la cittadinanza locale.
Di certo, nessuna ipotesi può essere tralasciata. Potrebbe pur sempre trattarsi dell’opera di un megalomane, indotto ad agire da una follia tristemente galvanizzata dall’accrescere delle “quotazioni in borsa” dei militanti dell’Isis per effetto degli ultimi e cruenti attentati.