È il biglietto da visita più edificante degli ultimi tempi quello esibito quest’oggi dalla città di Napoli: gremita, in ogni ordine di posto, dai musei alle tradizionali vie dei pastori, senza tralasciare l’inaspettato boom registrato dalle stazioni d’arte, il tutto suggellato da un sole, caldo ed accogliente.
Non è uno spiccio slogan autocelebrativo, abbondantemente condito da campanilismo e stereotipi frammisti ai più rinomati luoghi comuni: sole, presepi, pizza e mandolino.
Napoli si conferma meta regina delle vacanze, a prescindere dalle stagioni, anche nell’ambito del weekend dell’Immacolata, scelta da turisti italiani e stranieri e il boom di presenze si rileva in maniera più che palpabile lungo le strade cittadine. Alberghi e punti di ristoro completamente saturi, musei, siti d’arte e luoghi cult della tradizione e del folklore partenopeo presi letteralmente d’assalto da chi vuole e sa beneficiare dei momenti densi di emozione e magia che questa città, nonostante tutto e a dispetto di tutto, sa consegnare agli occhi scevri dai beceri e qualunquisti pregiudizi.
Turisti italiani e stranieri invadono la via dei pastori, il centro storco, via Toledo, il lungomare e i musei. Ma la vera innovazione che merita di essere sottolineata con orgoglio, va riscontrata nel fatto che ai tradizionali luoghi di attrazione si affianca il desiderio di ammirare le nuove bellezze celebrate dalla stampa internazionale e dai social e il bagno di folla accolto quest’oggi dalle stazioni della linea 1 sancisce l’ingresso ufficiale delle stesse stazioni d’arte negli itinerari meritevoli di essere ammirati una volta approdati all’ombra del Vesuvio.
Toledo e Garibaldi sono le stazioni più gettonate. I turisti scattano foto con gli immancabili cellulari e macchine fotografiche. Proprio come avviene al cospetto di una pregevole opera d’arte, degna di essere immortalata.
Una tendenza che ben presto potrebbe estendersi anche alle opere di Street art che ormai abbonando, tra le mura cittadine e la periferia, offrendo, così, ai turisti, la duplice opportunità di ammirare delle “opere d’arti giganti” ed avvicinarsi anche alla realtà delle periferie piuttosto che dei quartieri meno quotati, spesso bistrattati, seppur parimenti in grado di consegnare esperienze ed emozioni positive e meritevoli di essere ricordate attraverso lo scatto di un selfie.