Un altro giorno contraddistinto dalla brutale uccisione di vite innocenti, si appresta a volgere al termine.
Una bomba molotov lanciata contro un ristorante del Cairo nell’area di Agouza, ha causato la morte di 16 persone e il ferimento di altre sei, tutti dipendenti del ristorante. Le vittime sono morte bruciate oppure per aver inalato i gas, perché il locale non aveva vie di fuga.
“El Sayad” non è un night club, ma un ristorante che serve alcolici, l’alcool è legale in Egitto, ma la maggior parte dei ristoranti e dei club non dispongono della licenza per venderlo.
Ad attaccare il locale «sarebbero stati due ex impiegati del locale poi licenziati». Lo riferisce il consigliere Ahmed el Bakli della procura, precisando che il «proprietario del locale ha accusato due suoi ex dipendenti», scacciando così la minaccia dell’attentato terroristico.
L’attacco è avvenuto tra le 6 e le 7 del mattino. Un “litigio sarebbe scoppiato tra alcuni lavoratori del nightclub e gli assalitori che volevano entrare al suo interno. Una volta cacciati i malviventi si sono ripresentati e hanno lanciato l’attacco” con molotov davanti alla porta di ingresso, causando un enorme incendio che ha impedito ai frequentatori di potere scappare. La polizia sta cercando due giovani e la teoria che prende piede è quella della vendetta in seguito al licenziamento.
Cinque persone sono rimaste ferite nell’attacco avvenuto tra le 6 e le 7 di questa mattina. Il sito del quotidiano Alyoum7 ha pubblicato le prime foto dell’attacco e un video dove si vede il locale dall’esterno in fiamme e gli artificieri che cercano di spegnere l’incendio. Il locale sarebbe stato distrutto completamente.
L’Egitto è da mesi teatro di attentati a sfondo islamista, la gran parte contro le forze di sicurezza e rivendicate da gruppi jihadisti, ma è aumentata notevolmente anche la criminalità.