Si conclude l’emergenza idrica sullo Stretto sin dal 23 ottobre, mediante l’erogazione di acqua non potabile, sebbene si tratti ancora soltanto del progetto provvisorio cioè quello dei tre tubi flessibili in arrivo dalla Germania appoggiati sul corpo di frana a Calatabiano.
Così i lavori sarebbero terminati, ma solo domani (lunedì) potrà dirsi davvero conclusa l’emergenza, a causa della tempistica per raggiungere tutte le abitazioni, anche quelle nelle zone più alte. Già oggi, però, i disagi sono ridotti al minimo, nonostante il sindaco di Messina abbia emesso un’ordinanza con la quale interdice a scopo precauzionale l’uso dell’acqua ai fini potabili.
Ricordiamo che l’emergenza idrica è durata ben tre settimane, un tempo infinito per chi di acqua, in questo periodo, ne ha ricevuta poca o nulla ed è stato costretto a rifornirsi dalle autobotti dislocate in città.
I disagi, comunque, nonostante la proclamata fine dell’emergenza idrica, proseguiranno fino alle 12 di martedì, perché fino a quel momento il sindaco, come già riportato prima, con ordinanza numero 2015/9701, ha interdetto a scopo precauzionale l’uso dell’acqua ai fini potabili. Non si potrà bere l’acqua dai rubinetti, poco male, ma il problema è che l’acqua “non dovrà affluire nei serbatoi”. Se ne potrà fare utilizzo, dunque, solo nelle ore in cui sarà erogata.
Questo perché devono necessariamente essere eseguite le analisi di rito sull’acqua immessa nuovamente dall’acquedotto del Fiumefreddo nella rete idrica di Messina. Il sindaco, infine, consiglia alla popolazione che ha fruito di forniture idriche da autobotti non sanificate di provvedere opportunamente alla bonifica dei serbatoi.
Si tratta di avvertenze a scopo precauzionale, ma la rottura del tubo ha in effetti incanalato nei tubi del materiale detritico. In più il tubo è rimasto a secco per qualche giorno e questo solitamente può provocare piccole ossidazioni nella condotta. Proprio per questo si fa divieto alla popolazione di utilizzare l’acqua fino a martedì a fini potabili.
Nel frattempo di registra ancora tensione tra il Comune di Calatabiano e quello di Messina, nonostante la presenza in conferenza stampa stamattina del sindaco del paese etneo, Giuseppe Intelisano che però a margine dell’incontro coi giornalisti ha annunciato una class action contro l’Amam: “Chiederemo i danni provocati dal versamento d’acqua che ha investito il centro città: i cittadini e le attività commerciali hanno subito disagi gravissimi”.