Il 26 ottobre un comunicato stampa ha agitato il nostro paese: la carne fa venire il cancro!
Ma quanto c’è di vero in relazione all’allarme sulle carni lavorate che provocano il cancro? C’è da preoccuparsi così tanto? Ci verrà il cancro per colpa della bistecca? Che il consumo di carne nella nostra dieta non debba essere eccessivo lo sapevamo già da molto tempo. Una premessa però è doverosa: i rischi non sono poi così elevati rispetto ad altri fattori di rischio legati al cancro, come il fumo.
Non a caso, la percentuale di casi di cancro ai polmoni causati dal tabacco è pari all’86%, mentre quella relativa ai casi di tumori all’intestino dovuti alle carni rosse lavorate, al 21%(fonte: cruk.org/cancerstats). Che il fumo e la carne appartengano alla stessa categoria di rischio ( GRUPPO 1 cancerogeno ), non implica che il pericolo sia lo stesso. D’accordo invece sul fattore quantità, di una certa rilevanza. Il servizio sanitario nazionale britannico, infatti, raccomanda un consumo di circa 70 grammi di carne al giorno. D’altronde anche l’acqua può farci morire se ne beviamo troppa, ed uno stile di vita sano, è risaputo, ha sempre a che fare con la moderazione. Analizziamo invece le reazioni. Qualunque sia la ‘minaccia’, ci si divide in categorie: l’allarmista (#dadomanituttivegani) e il difensore (#iostoconlabistecca).
Insomma, una cosa è certa: è sempre un buon motivo per sostenere ciò in cui si crede. Che poi a volerla dire tutta, la carne farà anche venire il cancro, ma pure le reazioni delle persone non scherzano. #buonabisteccaatutti