Le immagini ritratte nel video immortalano e raccontano la realtà che costeggia la Circumvallazione esterna nel punto di snodo tra Arzano, Melito e Secondigliano.
Un’area occupata da un imponente campo rom e da un ammasso ancor più vistoso e considerevole di rifiuti di vario genere e natura che si estendono per diversi chilometri.
Rom e rifiuti: un binomio che sovente riproduce scenari analoghi, in virtù della cultura peculiare della suddetta etnia che induce i suoi rappresentanti a praticare un utilizzo ben preciso di rottami, rifiuti e materiale fatiscente ed obsoleto.
In sostanza, buona parte dei rifiuti che secondo il nostro metro valutativo sono destinati a giungere al capolinea del loro “ciclo vitale”, per i rom, invece, sono comunque e in qualche modo riutilizzabili o ancora utilizzabili o diversamente utilizzabili.
Questa forma mentis in associazione all’elevata affluenza di abitanti che popolano baracche e villaggi, può da sola giustificare uno scempio di simili portate?
Forse si, forse no.
A prescindere dalle cause, l’effetto e le conseguenze generati da quello stato di cose restano immutati e personificano quanto di più lontano ed umiliante possa esistere, in termini di civiltà e decoro.