Dopo l’Edizione Speciale per il Mediterraneo del 2014, ospitata nel Forum delle Culture di Napoli e della Campania, il Festival del Cinema dei Diritti Umani torna all’attenzione del pubblico partenopeo con l’VIII Edizione, che si svolgerà dal 9 al 14 novembre prossimi. Il Festival 2015 animerà, con la sua formula partecipativa e l’ingresso gratuito per tutti, vari siti della Città, offrendo spunti di riflessione sui Diritti fondamentali dell’individuo e delle comunità. Il Festival, anche per quest’anno, conserverà l’ispirazione originale, mettendo a confronto le criticità della nostra società con quelle di altri Paesi, fedele all’idea di “Napoli, Capitale dei Diritti Umani” e al suo percorso, che toccherà punti nevralgici del tessuto urbano, vivendo anche l’esperienza originale dei microcinema diffusi (vedi sito ufficiale).
Tra gli eventi internazionali, il cinema della memoria di Jorge Denti, con il suo “La Huella del dr. Guevara”, ci riporterà agli anni della dittatura argentina e alle passioni di un giovane medico di nome Ernesto Guevara. L’opera, in prima visione italiana all’Accademia di Belle Arti, sarà commentata da Renzo Rossellini che ricorderà il suo cinema latinoameriano. La film-maker americana Iara Lee ci presenterà i suoi due ultimi lungometraggi sul Pakistan e sul Sahara e il lavoro della sua rete al servizio delle resistenze umane, mentre dalla voce di due attiviste indiane, Ulka Mahajan e Roma Malik, all’Università Orientale, conosceremo le lotte sociali e le contraddizioni della più antica democrazia asiatica. Agli studenti delle medie superiori proveremo a spiegare con due documentari in prima visione, che a Srebrenica, vent’anni fa, il mondo intero fu responsabile di un eccidio. Lo faremo alla Città della Scienza, con il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury, e con l’aiuto di un fotografo e testimone, Mario Boccia; e ricorderemo Alex Lange, il “viaggiatore leggero”, che di quella guerra terribile fu osservatore attento. Sarà Raffaele Crocco, ideatore dell’Atlante dei Conflitti, a guidarci in questo labirinto di storie e di ricordi.
Il nostro viaggio di sei giorni nel Cinema dei Diritti Umani non dimenticherà l’Italia che lotta per i diritti; nell’ex OPG di Materdei, passeremo al vaglio la situazione della salute mentale in carcere; ascolteremo le ospiti della Casa Circondariale di Pozzuoli e, al Palazzo delle Arti, le solitudini raccontate dal Festival Cinemautismo di Torino. Due straordinari incontri con la Fondazione Lelio Basso e il Tribunale Permanente dei Popoli, al dipartimento di Giurisprudenza della Federico II e all’ex Asilo Filangieri, ci porteranno nel diritto delle comunità e nel difficile rapporto tra democrazia e territorio, con riferimento al caso dell’Alta Velocità e delle nostre terre, avvelenate dai rifiuti. Una mattinata sarà dedicata al diritto all’informazione in Italia e ai rischi affrontati dai giornalisti che raccontano i legami tra criminalità e potere politico, un evento condotto in collaborazione con Articolo 21 presso l’Univ. Suor Orsola Benincasa.
Parleremo, ancora al PAN, di Mediterraneo e delle sue guerre civili, delle migrazioni forzate e della reazione europea all’invasione dei profughi, nella convinzione che il Forum Mediterraneo dei Diritti farà di Napoli, nei prossimi anni, un punto d’incontro per il Cinema dei Diritti. La giornata vedrà ancora il coinvolgimento delle scuole napoletane e l’incontro con “Terre di tutti i film Festival” di Bologna.
Il concorso cinematografico, che in questa VIII edizione ha registrato più di 1.000 iscrizioni, completerà l’offerta di spettacoli e incontri che il Festival 2015 proporrà alla Città e sarà il motore del nostro lavoro nei prossimi mesi. Corti, lunghi e filmati di animazione si contenderanno, durante le serate di cinema presso l’Accademia di Belle Arti, il tradizionale premio del nostro Festival, il diritto di ammissione ad un altro Festival della rete Human Rights, mentre la Giuria Giovani e i nostri esperti assegneranno una menzione speciale e il premio “Arrigoni/MerKhamis” per il film più originale e coraggioso. E la sera di sabato 14 novembre saluteremo gli ospiti con la prima assoluta di “Ni un pibe menos”, il film di Antonio Manco che racconta la vita e la morte dei bambini delle villas miserias di Buenos Aires e l’incredibile sfida della “Garganta Poderosa”, un giornale scritto dai bambini più poveri della città. Un segnale di speranza e di riscatto per chi vive la miseria e il degrado delle periferie urbane dell’Occidente, una lezione per tutti.
Il nostro Cinema è testimone attento dei cambiamenti del nostro tempo, al servizio dei popoli che percorrono il faticoso cammino della democrazia, per una Napoli accogliente e solidale, al centro dell’Europa e del mondo.