Quello consumatosi stanotte a via Argine, strada che personifica un’arteria cruciale del quartiere Ponticelli, è uno di quegli episodi ai quali non si vorrebbe mai dare ascolto.
La mente, ancor prima della coscienza, rigetta la notizia portatrice insana di quella brutale e feroce realtà che di consuma lungo le strade della consuetudine cittadina.
Certe cose accadono, di questo siamo tutti consapevoli, ma è bene non parlarne a voce alta. Questo è l’approccio maggiormente diffuso tra la gente comune: allontanare il problema, ignorandone l’esistenza rappresenta la soluzione più indolore per raggirare l’ostacolo.
Un uomo di 32 anni è stato ferito alla testa, con il calcio di una pistola, nel corso di un tentativo di rapina.
L’uomo era a bordo della sua auto quando è stato avvicinato da due malviventi in sella ad uno scooter che armi in pugno gli hanno intimato di scendere dall’auto. L’uomo è stato colpito alla testa con il calcio della pistola. I malviventi hanno visto arrivare una volante della polizia e si sono allontanati frettolosamente. L’automobilista è stato soccorso e portato all’ospedale Villa Betania, dove è rimasto in osservazione per l’intera notte.
Un problema, quello della sicurezza dei cittadini, che rivendica attenzione, ascolto e soprattutto una soluzione.
Tacere, al cospetto della paura che serpeggia lungo le strade di quartieri in cui la criminalità troneggia e spadroneggia pressoché incontrastata, non rappresenta di certo la soluzione più lungimirante ed efficace per salvaguardare l’incolumità di chi esige e merita di condurre un’esistenza tranquilla, riducendo al minimo il margine di rischio di imbattersi in simili pericoli.