Anche la “Notte per la legalità” svoltasi nel quartiere Vomero la notte scorsa, si è macchiata di sangue.
Un paradosso enorme che falcia le speranze riversate dalla stragrande maggioranza dei cittadini confluiti lungo le strade del quartiere collinare proprio per attestare con la loro presenza il desiderio di una vita libera dalla costante e temibile minaccia insita nel perenne ed incombente pericolo rappresentato dalla criminalità: “micro”, “macro”, organizzata, improvvisata. A prescindere da nomenclature e definizioni, quel fitto e denso velo di terrore ed angherie che tiene in ostaggio l’ordinario susseguirsi dei giorni all’ombra del Vesuvio, spaventa e non poco la porzione onesta di cittadinanza, quella composta dalla gente comune che non compra quello che non può permettersi, senza lasciarsi minimamente sfiorare dall’idea di appropriarsene con la forza o, ancora peggio, impugnando un’arma; quella che vorrebbe passeggiare tra le strade della città senza contendersi il marciapiede con il timore di imbattersi in uno scippo, una rapina, un atto violento qualunque che sopraggiunga a sottrargli brutalmente ciò che gli appartiene: soldi, pochi o tanti che siano, ma pur sempre guadagnati onestamente, il cellulare, l’orologio, qualsiasi oggetto capace di “far gola” e che, in virtù di questo stato di cose, si deve quasi aver paura di possedere. Quella stessa cittadinanza ieri sera ha presenziato alla “Notte per la legalità” animata dall’intento di godere di tutte le emozioni e le opportunità proposte dall’evento e che mai avrebbe immaginato che, anche ieri sera, anche nel corso di una manifestazione volta ad “intimorire” la forma mentis che forgia l’ideologia criminale e la violenza in tutte le sue forme, avrebbe visto del sangue sgorgare da giovani copi e macchiare l’asfalto di quelle strade destinate ad accogliere passi animati da ben altre e tutt’altre intenzioni.
Due minorenni sono stati accoltellati durante una lite: secondo la polizia i due ragazzi, di 15 e 17 anni, provenienti dal quartiere di Chiaiano, per futili motivi sono rimasti coinvolti in una lite con coetanei in Via Luca Giordano nel corso della quale sono stati accoltellati in diverse parti del corpo.
Trasportati all’ospedale Cardarelli sono stati giudici guaribili in 7 giorni, mentre per quella piaga che seguita a logorare l’anima di questa città, sembra non esserci ancora una cura definitiva.