Era il dicembre del 2011 quando il quarantenne Massimo Imbimbo, con piccoli precedenti, è stato trovato morto dalla polizia nel cuore della notte, nel quartiere Ponticelli di Napoli. Gli agenti sono giunti in via Alfieri dopo una segnalazione anonima e, sul posto, hanno trovato Imbimbo esanime, raggiunto da due colpi d’arma da fuoco, uno all’addome e l’altro al braccio. A terra c’era anche uno scooter sul quale, probabilmente, il quarantenne viaggiava e dei bossoli.
A distanza di circa quattro anni, in queste ore, sono giunte le prime svolta utili a far chiarezza sull’omicidio di Massimo Imbimbo. Gli agenti della squadra mobile della questura di Napoli hanno arrestato Salvatore De Micco, di 30 anni, e Gennaro Volpicelli, di 28. L’omicidio, secondo quanto ricostruito dagli investigatori coordinati dalla Direzione distrettuale antimafia di Napoli, sarebbe avvenuto nell’ambito dello scontro tra i clan della zona orientale di Napoli.
Una striscia di sangue che si estende tra le strade della periferia est di Napoli in maniera più o meno continuativa da anni e che in virtù degli ultimi sviluppi in materia di faida di camorra, non sembra volersi arrestare.