Non si è mai troppo vecchi per fare i pusher: questo è quanto sorprendentemente traspare dall’episodio emerso stamane e che ha turbato e non poco l’opinione pubblica.
I carabinieri hanno arrestato per spaccio e detenzione di cocaina una coppia di anziani coniugi: Giovanni Bisesti, 72 anni e la moglie, Giulia Trovato, 70enne, residenti in via Marco Aurelio.
Per quanto inverosimile possa apparire la vicenda, nel corso di alcune indagini, nei pressi dell’abitazione dell’anziana coppia, i militari hanno notato alcuni giovani che si recavano dagli anziani per approvvigionarsi di cocaina. I carabinieri hanno fatto irruzione nella casa dei 70enni trovandoli in possesso di 30 grammi di cocaina, divisi in dosi già pronti per lo spaccio a dettaglio e di 600 euro in denaro contante. I due sono stati portati rispettivamente nelle carceri di Poggioreale e di Pozzuoli.
Il prevedibile e facile alibi fornito dalla precarietà e dagli stenti che delle pensioni sempre più slim disegnano nella vita degli anziani, da un lato; l’inspiegabile ed inquietante capacità di produrre ricavi arrecando un comprovato danno alle vite di potenziali “nipoti”, dall’altro.
Due volti della stessa medaglia che concorrono a rendere assai controversa la vicenda alla quale si addiziona la consapevolezza del “non aver nulla da perdere”: giunti, ormai, al tramonto della vita, il carcere non incute poi così tanto timore.
E questo snatura anche quel primordiale ed amorevole sentimento di protezione che gli anziani hanno sempre e di consueto rivolto ai giovani.