Ritorna l’incubo sassaiole ad incupire le ulteriormente le notti, di per sé tese, nel cuore dell’hinterland partenopeo.
La corsa di un bus dell’Anm nella tarda serata di ieri a Napoli, è stata animata dl lancio di sassi da parte di una baby-gang: un conducente, intorno alle 22.40, è stato vittima di una violenta sassaiola nei pressi di viale 2 giugno, nel quartiere Barra. L’autobus al momento del raid non aveva passeggeri a bordo in quanto stava rientrando nel deposito. Una baby gang formata da 5-6 ragazzi nel tentativo di far fermare il bus ha occupato la sede stradale. Dopo averlo circondato, hanno iniziato a lanciare sassi danneggiando diversi vetri. Sono andati in frantumi quelli della porta centrale, uno laterale destra e uno sinistro. Dopo il raid la baby gang si è allontanata. L’autista ha avvisato la centrale operativa dell’Anm e le forze dell’ordine. È intervenuta una pattuglia dei carabinieri per verificare l’accaduto e recuperare le immagini dalle telecamere installate sul bus.
Un episodio, l’ennesimo, che rilancia il tema della sicurezza per passeggeri e conducenti dei bus partenopei e non solo, considerando quanto accaduto di recente a Roma, dove un autista è stato aggredito a suon di martellate.
I raid notturni ai danni dei bus di linea nelle periferie napoletane, da Scampia a Napoli est, senza dimenticare il Rione Traiano, sembrano assumere i sempre più temibili tratti del costume consolidato, un modus operandi adottato con una disinvoltura sconcertante dalle più giovani e scellerate creature della notte che per ammazzare la noia e concedersi quella scarica di adrenalina tanto agognata, scelgono di giocare al tiro al bersaglio mettendo a repentaglio delle vite umane, piuttosto che riunirsi intorno ad un innocuo caffè.