Stamane alle 10 i al mercatino De Bustis, cittadini e associazioni vomeresi sono scese in strada a manifestare contro la prevista autorimessa interrata per 1000 posti auto che stravolgerà Via Tino da Camaino, piazza degli Artisti e il casale De Bustis.
Vomeresi sul sentiero di guerra contro la realizzazione di mille posti auto al posto dei mercatini, per difendere una tradizione ed un luogo: quell’area che accoglie il mercatino che si vedrà costretto a sloggiare con le prevedibili ripercussioni di ordine sociale, economico e non solo.
I mercatini danno fastidio a qualcuno. Questo appare piuttosto chiaro, soprattutto spostandosi nella periferia est di Napoli e di preciso nel quartiere Ponticelli.
Un appuntamento storico che tacitamente si protrae da anni quello che il lunedì e il giovedì mattina accoglie stand di abiti e generi alimentari lungo la strada che costeggia la villa comunale fratelli De Filippo, ma che rischia di essere inspiegabilmente rimosso dagli ordinari usi e costumi cittadini.
Alla base della possibile provvedimento vi sono le lamentele dei commercianti del quartiere che palesano un calo delle vendite riconducibile al business low cost portato in strada dallo stesso mercato.
Quel mercato che non rappresenta soltanto la primordiale e più antica forma di commercio, ma soprattutto il modo più economico di assicurarsi ciò di cui si ha bisogno per tirare avanti. Dal cibo agli abiti, senza trascurare detersivi, prodotti per la casa e per la pulizia personale.
Insomma, dal più abbiente quartiere vomerese al notoriamente più declassato quartiere periferico, mettere la cittadinanza in condizione di privarsi anche del semplice piacere di concedersi una passeggiata all’aria aperta tra banchi di frutta e boutique d’abbigliamento indoor, personifica una rinuncia alla quale la gente comune proprio non vuole andare incontro.