La droga: il tema portante di tante, troppe notizie sradicate dalla quotidianità e che raccontano la realtà che scalfisce svariati contesti ed innumerevoli vite.
Storie di vite segnate dalla droga, storie di spacciatori scoperti a piantonare i luoghi più quotati della movida, piuttosto che le aree che delimitano le scuole, le strade più insospettabili, i locali e i luoghi di ritrovo, senza tralasciare le più quotate piazze di spaccio. La droga è ovunque e palesa i sempre più allarmanti tratti del fenomeno in ascesa.
Droghe leggere e pesanti cedute 24 ore al giorno e in grande quantità per le strade, anche ad uno studente delle scuole medie: almeno 180 sono gli episodi di spaccio contestati alle 12 persone arrestate questa mattina dai carabinieri di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito di un’inchiesta della Dda di Napoli partita nel 2013 quando fu decapitato il clan camorristico Bifone, attivo nei comuni casertani di Portico e Macerata. Già all’poca emerse che oltre alle “classiche” attività illecite, quali estorsione ed usura, alcuni affiliati di spicco si dedicavano anche allo spaccio di hashish, marijuana e cocaina.
È così che gli inquirenti accertarono che nel settembre 2013, l’allora 18enne Giuseppe Raucci, nipote dell’ex capoclan oggi pentito Antonio Bifone, aveva venduto una «stecca» di hashish ad uno studente delle medie nei pressi di una scuola elementare ubicata in una frazione del comune di Reale. Raucci lo aveva adescato e poi convinto ad acquistare la droga. Quest’oggi, le manette sono scattate ai polsi di Raucci, attualmente 20enne, del padre 56enne Pasquale, cognato dell’ex boss, dei fratelli Michele e Massimo Buonpane, il primo già detenuto e ritenuto l’esponente del clan che riscuoteva il pizzo da commercianti e imprenditori. Il fornitore della droga è emerso essere il 29enne Luigi Mancinelli, destinatario di un’ordinanza in carcere. Il clan deteneva il controllo dello spaccio in numerosi comuni del Casertano, tra cui Portico, Santa Maria Capua Vetere, Capodrise, Marcianise e Teano.
Droga prenotata attraverso sms e recuperata a ridosso degli scavi di Oplonti a Torre Annunziata.
Questa è un’altra “storia di droga” emersa stamani percepito dei carabinieri di Torre Annunziata che hanno arrestato due persone: Giovanni Di Maio, 54 anni di Pompei e Vincenzo Nasto, 25 anni di Torre Annunziata, entrambi già noti alle forze dell’ordine e sottoposti in precedenza agli arresti domiciliari.
Le dosi venivano spacciate prevalentemente nel quartiere Murattiano, nei pressi degli scavi di Oplonti.