Le speranze di un ritrovamento di Denise Pipitone si sono riaccese nelle scorse settimane quando è arrivato un messaggio: “Denise Pipitone vive qui, in un centro del Potentino“.
Queste le parole di un uomo che – omettendo le proprie generalità -, ha contattato la sede Rai della Basilicata dicendo di aver riconosciuto la foto. Quella della ragazzina che ha scritto su Facebook a Piera Maggio, madre di Denise, come rivelato dalla stessa durante una diretta di ‘Chi l’ha visto?‘. “Sono Denise, mamma” avrebbe scritto la ragazza.
Così, gli ultimi elementi in possesso degli inquirenti che indagano sulla scomparsa della bambina svanita il 1 settembre del 2004 a Mazara del Vallo portano in una scuola media di Tito, in provincia di Potenza. Frequentata da una ragazzina che vive insieme alla mamma di nazionalità serba e a due fratelli e che somiglierebbe molto a Denise. Tanto che, dopo la messa in onda dell’ultima puntata della trasmissione Chi l’ha visto?, alcune sue compagne di classe avrebbero detto ai genitori di conoscere la bambina nelle foto, perché frequenta la loro stessa scuola.
Il cognome della ragazza che si è fatta avanti è al vaglio degli inquirenti. Corrisponderebbe infatti a quello di una famiglia di rom che anni fa viveva nei pressi di Mazara del Vallo, in un campo dove la piccola Denise venne cercata invano subito dopo la sua scomparsa. Un particolare riportato negli atti di indagine della Procura di Marsala. In seguito la famiglia avrebbe vissuto per un periodo anche in Calabria. La ragazza dietro il profilo Facebook dal quale era partito il messaggio era stata contattata da un’inviata, aveva negato di aver scritto quel messaggio. Ma subito dopo, a microfoni ancora accesi, aveva chiesto: “Ma se adesso Denise è qua, voi la venite a prendere?”.
Ma oggi Denise avrebbe 14 anni e i conti non tornano, nel caso si accertasse che si tratta della stessa persona, sarebbe logico pensare ad una falsificazione del certificato di nascita proprio per depistare le indagini che vanno ormai avanti da 11 anni.
La mamma è in attesa, e come in tutti questi anni, il momento non è semplice. Piera Maggio resta in silenzio in attesa che tutte queste novità possano diventare qualcosa di concreto in cui tornare a credere. “Vogliamo che venga eseguito il dna – dice l’avvocato Frazzitta – e che si accerti senza ombra di dubbio se la ragazzina che vive vicino Potenza e su cui si starebbero concentrando le indagini degli inquirenti sia o meno Denise Pipitone. La mamma di Denise si trova in una situazione molto delicata e non può basarsi su ipotesi. Questa circostanza è stata segnalata due mesi fa, vogliamo delle risposte”.
Infatti, bisogna tenere i piedi per terra, non è la prima volta che si rischia di fare un buco nell’acqua. Numerose sono state le segnalazioni, ricordiamo tra queste la lettera anonima recapitata a maggio dello scorso anno alla trasmissione di Rai tre, dove si indicava l’ipotetico luogo dove la piccola rapita 11 anni fa sarebbe stata sepolta, sulla spiaggia di contrada Ferla, a Mazara del Vallo. Anche in quella occasione, la Sig.ra Maggio, nonostante le ruspe pronte a scavare, è andata con i piedi di piombo dichiarando più volte che riteneva fosse una bufala. “Oggi come allora bisogna essere cauti – dichiara l’avvocato Frazzitta – anche se l’abbiamo da subito ritenuta una segnalazione degna di essere approfondita”.