• Redazione
  • Contatti
  • AD
  • I’m Napolitan
  • Accedi
sabato, 31 Maggio, 2025
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli

Il nuovo modo di leggere napoli

  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali
Napolitan - Il nuovo modo di leggere Napoli
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati

Il probabile movente alla base dell’omicidio del meccanico Luigi Galletta

Redazione Napolitan di Redazione Napolitan
8 Ottobre, 2015
in Cronaca, In evidenza
0
Il probabile movente alla base dell’omicidio del meccanico Luigi Galletta
Share on FacebookShare on Twitter

20150804_104081_IMG-7555“Nun fa ‘o scemo”: questo il monito che ha funto da preludio alla violenta mattanza sfociata nell’omicidio di Luigi Galletta, la giovane vittima innocente di camorra, uccisa in un agguato nell’officina meccanica di via Carbonara in cui lavorava, lo scorso venerdì 31 luglio.

ADVERTISEMENT

A pronunciare questa frase sono i due “scagnozzi” del clan Sibillo che erano giunti in officina nelle ore precedenti all’agguato per “trattare” con Luigi.

Una vicenda, una morte, quella del giovane meccanico, che nell’ambito degli arresti maturati durante la giornata di ieri, volti a sgominare principalmente il clan dei “capelloni”, potrebbe finalmente trovare una collocazione, un senso, un movente, quel “perché” al quale sono ancorate le speranze di giustizia della famiglia Galletta, costretta a piangere in eterno una morte ingiusta, prematura, emblematica di quel disagio sociale personificato dal braccio di ferro tra clan e gente comune che sovente sfocia in morti innocenti.

In un primo momento si era ipotizzato che il giovane avesse pagato con la vita il rifiuto di lavorare per “truccare” i motorini degli uomini dei Giuliano per renderli più potenti.

Invero, quella mattina, Luigi ha subito un autentico pestaggio: tre colpi con il calcio della pistola in testa, le medicazioni e nessuna denuncia, qualche ora dopo è sopraggiunta la morte con tre pallottole al petto che gli hanno devastato i polmoni.

Incensurato, 21 anni, una vita e un lavoro nel cuore del centro storico cittadino, animati e vissuti nel segno dell’onestà, falciati da uno sfrontato ed insensato agguato, consumatosi poche ore dopo l’avvisaglia insita nel pestaggio, quello stesso pomeriggio, ancora lì, in quella stessa officina. Tre colpi al petto che macchiano di sangue quella tuta pregna di grasso, sudore e sacrifici.

Luigi conosceva alcuni ragazzi, della sua stessa età, ritenuti vicini al clan Mazzarella: i rivali, gli antagonisti, gli alacri nemici della “pranza dei bimbi”. Contatti superficiali, di quartiere, ordinaria amministrazione tra coetanei che si aggirano tra gli stessi vicoli, seppur animati da intenzioni ed ideali agli antipodi. La pacata volontà di condurre una vita umile ed onesta, da un lato. Lo sfrontato desiderio di fare carriera tra le file del clan, dall’altro.

Luigi, però, ha probabilmente pagato con la vita il legame di parentela con Luigi Criscuolo, uno dei presunti esponenti del clan dei «capelloni» scompaginato all’alba di ieri.

La Procura sostiene che dietro l’omicidio di Luigi vi siano il volere e la mano del clan Sibillo, così come quei due ceffi che hanno fatto irruzione nell’officina quella mattina del 31 luglio per imporre al giovane meccanico quel cruento interrogatorio, appartengano alla stessa paranza dei bimbi.

Il movente va probabilmente ricercato nell’impellente e feroce esigenza da parte del clan dei baby-camorristi di venire a conoscenza del covo del cugino di Galletta. Un’informazione della quale, con molta probabilità, Luigi effettivamente non disponeva.

Ma il diktat della camorra non conosce margine d’imprevisto: e “non lo so” deve esser sempre ed inconfutabilmente rientrare tra le risposte sinonimo di “lo so, ma non parlo” e, pertanto, è un affronto da punire con la morte.

In balia di queste sfrontate regole è in ostaggio anche la vita della gente comune e la morte di Luigi lo ricorda.

Tags: . napoliagguatoarrestobaby camorristicentro storicoclan buonerbaclan mazzarellaclan sibilloforcellaluigi gallettameccsnicoparanza dei bimbipestaggio clan dei capelloniraidvittima innocente
ADVERTISEMENT
Prec.

SALERNO: l’opera di Dalisi a San Pietro a Corte

Succ.

Frana A18 Messina-Catania: nasce il “Comitato Pro Andreana”

Può interessarti

Camorra, le storie dei boss morti in carcere
Cronaca

Camorra, le storie dei boss morti in carcere

30 Maggio, 2025
Ponticelli: 4mila mascherine rubate ad un’associazione di volontariato. 2 persone denunciate dai Cc
Cronaca

Volla: Carabinieri arrestano 32enne dopo inseguimento nel rione Conocal

30 Maggio, 2025
Afragola: Martina uccisa a 14 anni dall’ex fidanzato 
Cronaca

Femminicidio ad Afragola, Alessio confessa: «Martina ha rifiutato il mio abbraccio e l’ho colpita di spalle»

30 Maggio, 2025
Tangenti e lavori gratis imposti a imprenditore edile per conto dei Veneruso: due fermi nel napoletano
Cronaca

Arrestato a Pompei l’imprenditore latitante Pasquale Capuano

30 Maggio, 2025
Così il ras della droga di Ponticelli chiese aiuto ai carabinieri di Cercola: “temo un agguato, arrestatemi”
Cronaca

Pollena Trocchia: perseguita l’ex compagna davanti alla figlia di tre anni, 34enne arrestato dai Carabinieri

30 Maggio, 2025
Ponticelli dice addio allo “Sciacallo”: è morto Carmine Laurino, icona di un’epoca
Da Sud a Sud

Ponticelli dice addio allo “Sciacallo”: è morto Carmine Laurino, icona di un’epoca

30 Maggio, 2025
Succ.
Frana A18 Messina-Catania: nasce il “Comitato Pro Andreana”

Frana A18 Messina-Catania: nasce il “Comitato Pro Andreana”

Please login to join discussion

Ultimi Articoli

Camorra, le storie dei boss morti in carcere

Camorra, le storie dei boss morti in carcere

di Redazione Napolitan
30 Maggio, 2025
0

Nel corso degli anni, diversi esponenti di spicco della camorra hanno perso la vita durante la detenzione. Questi decessi, avvenuti...

Carabinieri restituiscono dipinto rubato nel 1978 dalla chiesa di San Gennaro

Carabinieri restituiscono dipinto rubato nel 1978 dalla chiesa di San Gennaro

di Redazione Napolitan
30 Maggio, 2025
0

Il 29 maggio, nel Parco della Reggia di Capodimonte, il Comandante del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela...

Da sabato 31 maggio, al Trianon Viviani, torna il teatro delle persone

Da sabato 31 maggio, al Trianon Viviani, torna il teatro delle persone

di Redazione Napolitan
30 Maggio, 2025
0

Al Trianon Viviani prende il via la terza edizione del festival il Teatro delle Persone – per un teatro di prossimità. La manifestazione...

Ponticelli: 4mila mascherine rubate ad un’associazione di volontariato. 2 persone denunciate dai Cc

Volla: Carabinieri arrestano 32enne dopo inseguimento nel rione Conocal

di Redazione Napolitan
30 Maggio, 2025
0

I Carabinieri della sezione radiomobile della compagnia di Torre del Greco hanno arrestato il 32enne già noto alle forze dell’ordine...

Facebook Twitter Youtube
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy and Cookie Policy
  • AD
Napolitan è una testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Nola n.° 9 del 23/12/2014. Iscrizione al Registro degli Operatori per la Comunicazione n. 24695

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Bentornato!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o email per recuperare la password

Accedi
Nessun risultato
Vedi tutti i risultati
  • News
  • Cronaca
  • Arte & Spettacolo
  • Musica
  • Napolitan by Night
  • Non solo hobby
  • Foto
  • Da Sud a Sud
  • Fratelli d’Italia
  • Fenomeni Virali

© 2022 Napolitan.it | Tutti i diritti riservati

Vuoi sbloccare questo post?
Contenuti da sbloccare rimanenti. : 0
Sei sicuro che vuoi cancellare questo abbonamento?