La cronaca contemporanea consegna uno di quei rari casi in cui la realtà supera l’immaginazione.
Una vicenda che sconvolge, ammutolisce e mortifica l’umanità.
Un 47enne algerino residente a Giugliano in Campania, in provincia di Napoli, venerdì sera è stato arrestato dai Carabinieri per maltrattamenti nei confronti della moglie e di uno dei tre figli.
Una storia intrisa di violenza e dolore che silenziosamente si protraeva nei giorni di una famiglia qualunque, smascherata dalla denuncia di una donna, madre e moglie che, solo pochi giorni fa, per la prima volta ha trovato la forza e il coraggio necessari per raccontare gli episodi di continui maltrattamenti e sevizie di cui era vittima da anni ai Carabinieri della Stazione di Campobasso, città nella quale si era rifugiata con i figli. I carabinieri molisani hanno quindi allertato la procura napoletana.
Particolarmente allarmante è apparso il racconto di uno dei figli, attualmente 15enne, ma che riferisce di essere vittima di “punizioni particolari” fin da quando aveva 12 anni: in alcune circostanze veniva costretto a rimanere fuori casa a torso nudo nel freddo invernale, bagnato dal padre con secchi di acqua fredda; talvolta, sarebbe stato torturato dallo stesso con scariche elettriche.
A carico dell’uomo non risultano problemi né di droga né di alcol, bensì avrebbe attuato le torture per imporre la propria autorità alla moglie e al figlio maggiore.
I danni che le scariche elettriche possono comportare al corpo umano sono i seguenti: gravi alterazioni delle funzioni fisiologiche, come contrazioni muscolari involontarie, attacchi epilettici, fibrillazione ventricolare o arresto respiratorio (apnea), conseguente a lesioni del Sistema Nervoso Centrale o a paralisi muscolare. Possono inoltre verificarsi danni termici, elettrochimici o di altro tipo (emolisi, coagulazione proteica, trombosi vascolare, disidratazione, avulsione muscolare e tendinea). Spesso si verifica una combinazione di questi effetti. Mentre le ustioni possono essere nettamente demarcate sulla cute ed estendersi notevolmente in profondità ai tessuti sottostanti. I voltaggi elevati possono produrre necrosi coagulativa dei muscoli o di altri tessuti interni compresi tra il punto di ingresso e quello di uscita della corrente. A seguito della coagulazione venosa e del rigonfiamento dei muscoli può manifestarsi un edema cospicuo, con conseguente sviluppo di sindromi compartimentali. Alterazioni idro-elettrolitiche, ipotensione e mioglobinuria grave possono causare insufficienza renale acuta, si possono inoltre verificare lussazioni, fratture vertebrali o di altri segmenti scheletrici, lesioni interne e perdita di coscienza, a seguito di contrazioni muscolari molto intense o di cadute, secondarie alla scossa elettrica (l’elettricità può far sobbalzare una persona, causandone la caduta).
Oltre al 15enne vittima dei suddetti maltrattamenti, il nucleo familiare annovera la presenza di altri due figli.
La donna insieme ai tre minorenni è attualmente accolta in una struttura protetta, assistiti dai servizi sociali, mentre l’uomo è stato condotto nel carcere di Poggioreale.