Vincenzo Gargiulo, di Sorrento, noto a Marina Grande di dove era originario, è morto all’età di soli 40 anni mentre era in carcere. La vicenda è accaduta nel 2014, creando non poco scalpore, ma ad oggi sembra dimenticata.
Era stato arrestato per un cumulo di pene di vari reati, dopo qualche giorno ha perso la vita stroncato da un infarto, questo è ciò che hanno detto. Una morte assurda e triste in un ambiente dove, secondo la costituzione, il fine dovrebbe essere rieducativo e dove si dovrebbe tenere sotto controllo la salute dei detenuti. Fa riflettere, senza voler dare alcuna responsabilità nel caso specifico, la condizione delle carceri italiane ormai ben nota a tutti.
Il sovraffollamento non fa che aumentare, mentre calano le forze di polizia penitenziaria. Una bomba a orologeria sempre sul punto di esplodere. Questa l’attuale condizione degradante in cui versano i detenuti, non a caso, secondo una recente ricerca, sarebbero aumentati in maniera esponenziale il numero dei suicidi di detenuti nell’anno 2014/2015.
Questi dati indicano come quello dei suicidi in carcere sia “una delle principali patologie del sistema penitenziario italiano, legata all’incapacità del sistema di intercettare le singole storie di disperazione e la scarsa attivazione di programmi di prevenzione del rischio, che dovrebbero porre particolare attenzione ai soggetti alla prima carcerazione e nei primi giorni di detenzione”, come viene denunciato nell’XI rapporto nazionale sulle condizioni di detenzione, redatto dall’associazione Antigone.
Non vi è dubbio che la struttura di un carcere abbia una ricaduta sensibile sulla qualità della vita al suo interno, certamente non aiutano a far diminuire tensione, frustrazione, disperazione e violenza: il sovraffollamento; l’igiene precaria: due docce la settimana, il cambio di lenzuola ogni 15 giorni, i gabinetti alla turca o il water separato dal resto della cella soltanto da un muretto alto poco più di un metro, docce rotte, senza acqua.
Insomma, una realtà offensiva alla dignità dell’individuo in quanto tale, e dei diritti che dovrebbero essere inalienabili.