La stazione centrale di Napoli: un groviglio di idiomi, etnie, storie ed infezioni che quotidianamente s’intrecciano e non di rado si rivelano capaci di dare luogo a vicende tutt’altro che edificanti.
Anche quella partenopea, come molte altre stazioni italiane, rappresenta la dimora di molti senzatetto, mendicanti e clochard che lì trascorrono le ore diurne chiedendo l’elemosina per raccattare gli spiccioli utili per acquistare quantomeno del cibo da mettere sotto i denti, per poi accasciarsi, di notte, in quel letto improvvisato costituito da coperte e cartoni.
Per i clochard finiti nel mirino di una coppia di extracomunitari, tuttavia, le vicissitudini della vita con le quali fare i conti erano ben più articolate e complesse.
Una donna bielorussa di 63 anni ed un polacco di 39 anni, infatti, sono stati denunciati dalla polizia municipale perché sorpresi in Corso Novara a sottrarre le monetine lasciate ai piedi dei senzatetto. I due sono già pregiudicati per reati contro il patrimonio ed oggetto di segnalazioni per sfruttamento quotidiano di alcuni clochard che frequentano Piazza Garibaldi.
Per costringere i clochard a consegnare il denaro, si servivano di forbici, coltello e una limetta da unghie modificata.
Una storia che consegna “l’ancor più disperato volto della disperazione.”