L’arresto di Raffaele Rende, il pregiudicato ritenuto responsabile della sparatoria sfociata nel ferimento dell’agente Nicola Barbato, avvenuta lo scorso giovedì a Fuorigrotta, non è l’unico scacco inferto alla camorra nelle ultime ore da parte delle forze dell’ordine.
Elia Michele, 28 anni, residente in via Pallonetto Santa Lucia, già noto alle forze dell’ordine, figlio di Antonio, ritenuto capo dell’omonimo clan, destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del tribunale di Napoli per detenzione a fini di spaccio di stupefacenti è stato arrestato ieri in via Rossini dai carabinieri della Compagnia Napoli centro insieme ai colleghi della Compagnia di Mondragone.
Si tratta del giovane che lo scorso 19 settembre fu notato in via Pallonetto a Santa Lucia mentre prelevava da un nascondiglio nel muro delle sostanze stupefacenti e che alla vista dei militari abbandonò il maldestro bottino rendendosi irreperibile, aiutato nella fuga dal padre Antonio che rallentò l’intervento dei carabinieri, lasciandosi arrestare in flagranza di reato. Durante l’operazione del 19 settembre 2015 i cc recuperarono 35 confezioni di marijuana, per un peso complessivo di 40 grammi, abbandonate dal 28enne e, con successiva perquisizione dei locali ove era stato visto uscire, fu rinvenuta una pistola calibro 7,65 con caricatore e 7 cartucce, matricola abrasa, 300 grammi di hashish, divisi in 3 panetti e 100 grammi di marijuana.
Elia è stato individuato in un appartamento di un complesso di edilizia popolare. Era solo, non ha opposto resistenza ed è stato quindi trasportato al carcere di Poggioreale.