A 24 ore di distanza dai concitati e violenti attimi che hanno stravolto il cuore di Fuorigrotta, un agente di polizia torna al centro di un fatto di cronaca.
Un agguato mortale si è consumato a San Giorgio a Cremano, intorno alle 20.
In un garage di via De Gasperi, nei pressi del municipio, il 31enne pregiudicato Vincenzo Cappiello è stato raggiunto da diverse coltellate che ne hanno provocato la morte. La polizia ha fermato un uomo nel quale è stato identificato l’autore dell’omicidio: si tratta di Giorgio Borriello, meccanico, pregiudicato.
Secondo una prima ricostruzione, Cappiello era il fornitore di stupefacenti di Borriello e da quest’ultimo aveva reclamato più volte un credito di varie migliaia di euro, arrivando a minacciare più volte l’uomo. Oggi l’ennesimo incontro, con la lite finita in tragedia: a Cappiello sono state inferte dieci coltellate, rivelatesi mortali. A fermare Borriello è stato un poliziotto fuori servizio che si trovava sul posto in compagnia di familiari. L’agente ha arrestato Borriello, che aveva ancora in mano l’arma del delitto. Forti momenti di tensione si sono registrati poco fa: alcune persone si sono ritrovate dinanzi al box dove è stato ritrovato il cadavere. Una donna, familiare della vittima, ha divelto il cancello pedonale d’ingresso al garage ed è stata bloccata dalla polizia che sta mantenendo la situazione sotto controllo.
Un agente in borghese ridotto in fin di vita da un colpo d’arma da fuoco che gli ha traforato la giugulare mentre svolgeva il suo lavoro. Un agente fuori servizio che grazie il suo provvidenziale intervento ha assicurato un omicida alla giustizia.
L’ennesima e sanguinosa vicenda che consegna il volto più sfrontato dell’ideologia criminale, sempre più avvezza ad afferrare le armi per risolvere quello che non può e non sa risolvere avvalendosi della lungimirante forza della ragione e che, di contro, 24 ore dopo il tragico conflitto a fuoco che ha ridotto in fin di vita un agente a Fuorigrotta, palesa un forte segnale della sana presenza delle forze dell’ordine, quelle pronte a compiere il proprio dovere anche quando non indossano la divisa, perché la divisa la porta cucita sulla pelle, sulla coscienza, nell’anima.